Femminicidio choc in Messico, uccide la ex con un fucile d’assalto dopo una lite: in un video la morte di Karla

Messico sotto choc per la morte di Karla, 28enne di Guadalajara (Jalisco), uccisa sabato scorso con un fucile d'assalto per strada dopo una lite dall'ex fidanzato. Le immagini dell'omicidio, riprese da una telecamera di videosorveglianza della zona, finite ben presto sui social, hanno ripreso tutta la scena.
Il video in questione, datato sabato 12 luglio, mostra la ragazza arrivare la mattina presto all'incrocio tra le vie Hacienda a Los Cedros e Hacienda de Calderón nel quartiere Balcones de Oblatos a Guadalajara con una scopa tra le mani. Pochi minuti dopo, si avvicina alla macchina del suo aguzzino. Poi la situazione precipita: lui esce dalla vettura, la colpisce col fucile e va via a bordo di un pickup bianco lasciandola esanime sull'asfalto.
Karla è morta per ferite da arma da fuoco al torace e all'addome, come hanno sottolineato gli uomini del Servizio Medico Legale e dell'Unità Femminicidio della Procura di Jalisco. Dopo due giorni di ricerche, il procuratore di Jalisco, Salvador González de los Santos, ha dichiarato lunedì che l'uomo è stato identificato, che è stato emesso un mandato di arresto e che le indagini proseguono per poterlo localizzare. "Al momento, non sappiamo con certezza se appartenga a un gruppo criminale. Certo, non è comune che qualcuno abbia un'arma di questo tipo in auto, ma fa parte dell'indagine che stiamo conducendo", ha indicato.
Il governatore di Jalisco, Pablo Lemus, ha dichiarato che l'uomo era l'ex compagno di Karla. "Non c'è giustificazione per nessun femminicidio e questo è stato davvero atroce. Dobbiamo trovare questo assassino – ve lo garantisco. Ormai ci siamo vicini. Non possiamo andare molto oltre, ma ci siamo vicini", ha concluso.
Ira delle associazioni femministe per l'ennesimo omicidio che si verifica in Messico. Sororas Violetas Jalisco ha pubblicato sui social media un post in cui afferma che Karla "è stata privata della vita in modo codardo" per aver tentato di porre fine a una relazione. "Non era colpa sua se viveva in una società che normalizza gli uomini che credono di possedere le donne con cui potrebbero stare, al punto che se vengono lasciati, le uccidono. Giustizia per Karla, il cui errore peggiore è stato porre fine a una relazione che non voleva più avere", si legge nella nota. Nel Paese dell'America Centrale in media 11 donne vengono assassinate ogni giorno, una cifra scandalosa che ha mobilitato le autorità, che hanno promosso riforme per perseguire e punire più severamente i crimini di genere. Ma ancora molto deve essere fatto.