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Fa sparire 500mila euro al lavoro e li sperpera in “token” ai suoi creator preferiti: “Ossessionata da TikTok”

Katherine Greenall, 29enne britannica, ha approfittato del suo ruolo di responsabile contabile in una ditta e per mesi ha fatto sparire soldi dal conto. La maggior parte sperperata su tiktok prima di essere arrestata, processata e condannata a 28 mesi di carcere.
A cura di Antonio Palma
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Ossessionata dai video su TikTok, una 29enne britannica per mesi ha fatto sparire soldi dal conto della ditta per cui lavorava per regalare poi "token", regali digitali, ai suoi creator preferiti sul noto social cinese. L’incredibile storia, dai risvolti poco piacevoli per la protagonista, arriva da Liverpool dove Katherine Greenall, 29enne madre di due figli, è stata arrestata, processata e condannata a 28 mesi di carcere.

Secondo l’accusa, la donna ha approfittato del suo ruolo di responsabile contabile di una grossa azienda di auto per sottrarre dai conti del gruppo, in varie tranche, per un totale di 443.500 sterline, vale a dire oltre mezzo milione di euro. La massiccia frode commessa ai danni del proprio datore di lavoro è andata avanti per oltre un anno, dal febbraio 2024 fino all’aprile di quest'anno, quando la donna è stata infine scoperta e arrestata.

Parte dei soldi li ha spesi in vacanze, soggiorni in hotel e shopping ma la maggior parte, e cioè più di 300.000 sterline, sono stati dilapidati in centinaia di pagamenti tramite la piattaforma social video. La stessa Greenall ha poi dichiarato alla polizia che regalare token ai suoi creator di contenuti preferiti "era diventata un'ossessione".

Con la scusa di pagamenti e movimentazioni varie, la 29enne è riuscita a sottrarre denaro manipolando i rendiconti finanziari e dirottando i soldi sul proprio conto corrente. In totale, ha effettuato 121 transazioni non autorizzate prima che i superiori scoprissero l’ammanco e chiedessero spiegazioni. La donna aveva assicurato che avrebbe indagato ma ha effettuato un ulteriore pagamento di 20.000 sterline sul suo conto prima di fuggire raccontando di finti problemi di salute in famiglia.

Secondo il Tribunale, i suoi comportamenti hanno messo a rischio l'intera azienda e il licenziamento di decine di suoi ex colleghi. "Eri stimata. I tuoi datori di lavoro erano consapevoli delle difficoltà che affrontavi a casa e ti hanno concesso delle agevolazioni. Hai ripagato la loro fiducia rubando” ha dichiarato il giudice in aula condannandola per frode.

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