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“È occhio pigro”, ma la 24enne aveva tumore al cervello: “Per quattro volte mi hanno rimandata a casa”

Il racconto della 24enne britannica Hannah Lemanski che solo dopo una quinta visita medica ha scoperto di avere un neurocitoma centrale, un raro tumore al cervello. La donna è stata operata una prima volta ma ora dovrà sottoporsi a un nuovo intervento chirurgico.
A cura di Antonio Palma
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“Per tre volte i medici mi hanno rimandata a casa dicendo che era stress, alla quarta volta mi hanno diagnosticato l’occhio pigro ma era un tumore al cervello”, è il racconto della 24enne britannica Hannah Lemanski che solo dopo una quinta visita ha scoperto di avere un neurocitoma centrale, un raro tumore al cervello che si sviluppa nei ventricoli cerebrali.

La giovane, che è una paramedica di Middlesborough, aveva iniziato ad accusare vari malesseri tempo fa ma inizialmente li aveva addebitati e stanchezza e lavoro notturno. “Ero sempre molto stanca e pensavo fosse normale. Ovviamente, ci si fa l'abitudine. Pensavo fosse dovuto ai turni di notte” ha raccontato i media inglesi. Quando i mal di testa sono diventati sempre più forti e si sono accompagnata ad altri sintomi come vomito e visione doppia, ha deciso di rivolgersi al medico di base.

Si è recata tre volte in un ambulatorio medico di base e si è presentata poi spontaneamente anche all'ambulatorio oculistico, ma è sempre stata rimandata a casa senza una vera diagnosi. Alla quarta visita un medico di base le ha detto che era affetta da occhio pigro, una condizione in cui un occhio non sviluppa una visione ottimale nonostante non ci siano problemi strutturali evidenti.

"Inizialmente ero abbastanza contenta che non si trattasse di nulla di grave, ma i sintomi non passavano e ho capito che c'era qualcosa di più serio”. Solo a una quinta visita alla clinica oculistica e grazie a una risonanza magnetica, ha scoperto di avere un neurocitoma centrale, un raro tumore al cervello a lento accrescimento. "È stato davvero difficile. Dopo essere tornata così tante volte dal medico senza ottenere nulla, iniziavo a pensare che fosse tutto nella mia testa. Sapevo però che qualcosa non andava ancora. Ecco perché ho continuato a insistere" ha spiegato.

La 24enne è stata sottoposta a intervento chirurgico con la rimozione dell'80 percento del tumore, ma ora la massa è cresciuta di nuovo e si dovrà sottoporre a una nuova operazione. Le hanno consigliato un trattamento speciale che però non è finanziato dal Servizio Sanitario Nazionale inglese. Per questo ora sta raccogliendo firme per una petizione a suo favore ritenendo di essere stata trattata ingiustamente. “Comprendiamo l'importanza di prendere decisioni rapide per evitare inutili disagi e, laddove il trattamento non sia finanziato di routine, i medici possono presentare una richiesta di finanziamento individuale se sussistono ragioni cliniche eccezionali” hanno replicato dal Servizio Sanitario.

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