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Covid 19

È morto il medico cinese che si era risvegliato dopo il coronavirus con la pelle nera

Hu Weifeng, uno dei primi medici impegnati nella lotta contro il coronavirus a Wuhan, è morto la scorsa settimana. Hu era diventato celebre perché le cure che gli erano state fornite per salvarlo dal Covid avevano reso la sua pelle più scura. Dopo circa quattro mesi di trattamenti, comunque, non è riuscito a sopravvivere.
A cura di Susanna Picone
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La Cina conta un'altra vittima del coronavirus tra i camici bianchi. Hu Weifeng, uno dei primi medici impegnati nella lotta contro il Covid-19 a Wuhan, è morto venerdì scorso. A darne notizia sono i media locali. Hu Weifeng, urologo di 42 anni, sarebbe il sesto medico dell’Ospedale centrale di Wuhan a perdere la vita in conseguenza del contagio. Hu era diventato "famoso" in tutto il mondo anche perché le cure che gli erano state fornite per salvarlo dal coronavirus avevano reso la sua pelle più scura.  Le foto del suo viso stravolto e di quello del collega come lui diventato nero avevano fatto il giro del mondo e dall'ospedale avevano spiegato che il colore anomalo della pelle era stato causato da un medicinale usato durante il trattamento. Purtroppo quella cura non è stata sufficiente per salvargli la vita: dopo circa quattro mesi dal contagio da coronavirus, il medico cinese è morto.

Hu Weifeng era stato contagiato assieme al suo collega Yi Fan, un cardiologo come lui 42enne, lo scorso gennaio mentre lavoravano. Nonostante fosse stato dimesso dalla terapia intensiva il 14 aprile perché le sue condizioni erano migliorate, una settimana dopo il dottore aveva avuto un’emorragia cerebrale ed era stato portato di nuono in terapia intensiva. Yi, invece, si è ripreso ed è stato dimesso dall’ospedale il 6 maggio scorso.

Un altro collega famoso dell'ultimo medico morto era Li Wenliang, oftalmologo di 34 anni che tra i primi aveva denunciato l’esplosione di una nuova epidemia simile alla SARS e, per questo motivo, aveva subito da reprimenda delle autorità. Anche lui è poi morto per le conseguenze del virus e solo a quel punto Pechino  ha rivisto la sua posizione e definito un eroe nazionale.

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