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È morto Donald Rumsfeld: ex segretario alla Difesa Usa, tra gli artefici della guerra in Iraq

È morto a 88 anni Donald H. Rumsfeld, per due volte segretario alla Difesa degli Usa. L’ultima sotto la presidenza di George W. Bush, con il quale è stato artefice delle guerre in Medio Oriente, dall’Iraq all’Afghanistan. Rumsfeld è ricordato anche per i casi di tortura (coperti come “interrogatori aggressivi”) e per non aver mai trovato l’arma di distruzione di massa in Iraq.
A cura di Tommaso Coluzzi
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L'ex segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Donald H. Rumsfeld, è morto oggi nella sua casa di Taos, in New Mexico, a causa di un mieloma multiplo di cui soffriva. A renderlo noto è stata la famiglia, che ha pubblicato un tweet con il suo account ufficiale per comunicarne la scomparsa. Rumsfeld è stato due volte segretario alla Difesa: prima sotto la presidenza di Gerald Ford e poi, quasi trent'anni dopo, sotto la presidenza di George W. Bush. E proprio quest'ultimo ha pubblicato un lungo messaggio per ricordarlo come "un fedele amministratore delle forze armate", e sottolineando che "gli Stati Uniti d'America sono migliori e più sicuri grazie al suo lavoro".

Rumsfeld è passato dal decidere, al suo primo incarico come segretario alla Difesa, le strategie degli Stati Uniti durante la guerra fredda negli anni '70, a diventare tra gli artefici della guerra in Iraq. Era considerato uno dei più potenti e influenti tra coloro che si sono alternati in quel ruolo, ma fu proprio il conflitto in Medio Oriente – molto costoso e divisivo – a far naufragare la sua carriera politica. Ma non rinnegò mai la guerra in Iraq, anzi, disse pubblicamente che ritirare le truppe era un errore.

Dal suo punto di vista il conflitto sanguinoso in Iraq era giustificato dal dovere di "liberare la regione dal regime brutale di Saddam" e che così facendo si era "creato un mondo più stabile e sicuro". La sua carriera politica è stata all'insegna della strategia militare aggressiva, architettando le guerre di Bush in Medio Oriente (dall'Iraq all'Afghanistan) dopo gli attacchi negli Stati Uniti dell'11 settembre, ma soprattutto è stata contornata di scandali: dai casi delle torture a Abu Ghraib in Iraq e Guantanamo a Cuba, definiti "tecniche di interrogatorio aggressive". Per non parlare del fatto che gli Stati Uniti non trovarono mai alcuna arma di distruzione di massa in Iraq che autorizzasse la guerra preventiva messa in atto.

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