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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

“Diamo milioni di pasti, i sorrisi non mentono”: tutte le bufale del video propaganda di Israele su Gaza

Nelle ultime ore il Ministero degli Esteri israeliano ha diffuso in Italia un video di propaganda in cui si afferma che ai palestinesi di Gaza viene garantito cibo ogni giorno. La verità è che Israele sta commettendo stragi tra i civili in fila per un pugno di farina.
A cura di Davide Falcioni
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Dimenticate la fame, il rischio di carestia, le stragi quotidiane di civili inermi in coda per un po' di farina. Dimenticate gli allarmi lanciati dall'ONU e quelli di tutte le ONG sul campo, dimenticate anche le sempre più evidenti prove che quello in corso è un genocidio. A Gaza, infatti, la situazione è delle più rosee e Israele sta conducendo "una delle più importanti operazioni di assistenza umanitaria al mondo". Non è uno scherzo: è quanto afferma un video propagandistico diffuso su YouTube nelle ultime ore dal Ministero degli Esteri di Tel Aviv e tradotto in italiano, inglese, greco, tedesco e francese.

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La clip, della durata di circa 15 secondi, sostiene testualmente che "in questo momento Israele sta agevolando a livelli record l'arrivo di aiuti umanitari a Gaza. Migliaia di camion, milioni di pasti ogni giorno. Questa è una delle più vaste operazioni umanitarie attualmente in corso nel mondo e sta succedendo a Gaza. Quando la necessità aumenta gli aiuti vengono ridiretti dove necessario rapidamente. Aiuti diretti ai civili, senza intermediari, senza costi, senza penuria, senza interruzioni. Un flusso ininterrotto e crescente di aiuti salvavita e tutto questo completamente in linea con il diritto internazionale umanitario. Il vero aiuto si vede. I sorrisi non mentono. Hamas mente".

La verità: Israele usa la fame come arma di guerra a Gaza

Non una singola affermazione contenuta nel video-spot è vera. Solo nelle ultime 24 ore Israele ha ucciso almeno 120 palestinesi nella Striscia di Gaza ferendone altri 474. Almeno 57 persone sono state assassinate questa mattina all'alba mentre erano in fila per ricevere aiuti umanitari distribuiti dalla Gaza Humanitarian Foundation. In totale, secondo le autorità sanitarie della Striscia almeno 224 palestinesi sono stati uccisi e 1.858 feriti da quando è durante le operazioni di distribuzione del cibo. Secondo il ministero della Salute, il numero totale di palestinesi uccisi dall'ottobre 2023 è salito ad almeno 55.104, con altri 10mila dispersi e presunti morti.

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L'ONU: "Gaza è il luogo più affamato del mondo"

Di recente Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA), ha dichiarato che Gaza è attualmente "il luogo più affamato al mondo", l'unico in cui l’intera popolazione rischia la carestia. Laerke ha sottolineato che le operazioni di consegna di aiuti umanitari, pur pronte a partire, sono bloccate da gravi limitazioni imposte da Israele. Le consegne, ha detto, sono state messe "in una camicia di forza operativa" che la rende una delle operazioni umanitarie "più ostacolate, non solo nel mondo di oggi, ma nella storia recente".

WFP: "470.000 persone stanno affrontando una fame catastrofica a Gaza"

Secondo l'agenzia World Food Programme "la carestia minaccia la popolazione di Gaza : la violenza si intensifica, i valichi di frontiera restano chiusi e il cibo scarseggia pericolosamente. La Classificazione Integrata della Sicurezza Alimentare (IPC) – lo standard globale per la misurazione dell'insicurezza alimentare – indica che 470.000 persone stanno affrontando una fame catastrofica. L'intera popolazione sta vivendo un'insicurezza alimentare acuta. Un numero allarmante di 71.000 bambini e più di 17.000 madri avranno bisogno di cure urgenti per malnutrizione acuta".

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Amnesty International: "L'assistenza militarizzata a Gaza non è umanitaria e non è un aiuto"

In questo quadro l'intervento della Gaza Humanitarian Foundation – un ente privato munito di contractor con sede negli Stati Uniti e in Svizzera – è del tutto insufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione gazawi. Intervenendo virtualmente a un evento ospitato dall'Arab Center di Washington DC, la direttrice di Amnesty International Agnes Callamard ha affermato che i palestinesi sono spinti a cercare aiuto nelle zone cuscinetto militari, monitorati tramite tecnologie di riconoscimento facciale, e vengono uccisi mentre cercano di procurarsi del cibo. "Questo non è umanitario e non è aiuto", ha affermato Callamard, sottolineando che la crisi umanitaria a Gaza non è il risultato di problemi logistici o di sicurezza, ma di una deliberata politica israeliana. Israele "non solo è pienamente consapevole che questa condotta porterebbe alla distruzione fisica della striscia di Gaza palestinese, ma intende esattamente conseguire questo risultato", ha detto Callamard.

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