Danni al Nord Stream, la Nato: “È sabotaggio, reagiremo”. Mosca replica: “Atto terroristico”

Secondo la Nato, le 4 falle nelle tubature dei gasdotti russi Nord Stream 1 e Nord Stream 2 sono "frutto di operazioni di sabotaggio" portate avanti dalla stessa Mosca. In una nota stampa, l'Alleanza promette "reazioni in caso di uso coercitivo dell'energia".
La scoperta delle perdite nelle tubature dei gasdotti russi sta ulteriormente complicando lo scenario internazionale. I guasti hanno causato almeno tre esplosioni nei pressi dell'isola di Bornholm e le autorità svedesi e danesi hanno convocato una riunione di emergenza sull'argomento. L'idea è che il gasdotto possa essere stato volontariamente sabotato con l'ausilio di sottomarini.

Per il momento, la comunità internazionale ha puntato timidamente il dito contro la stessa Mosca mentre il Cremlino ha respinto con forza le accuse. "Sarebbe stupido e assurdo da parte nostra" ha commentato a tal proposito l'entourage di Vladimir Putin.
Dal suo canto la Russia ha promesso "un'indagine indipendente" per capire cosa possa essere avvenuto. "Joe Biden deve chiarire se vi siano o meno gli Usa dietro il danneggiamento di Nord Stream" ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
La risposta della Nato, come prevedibile, non si è fatta attendere. Dopo che la Casa Bianca ha negato coinvolgimenti nel danneggiamento delle tubature per il trasferimento del gas, l'Alleanza ha fatto sapere tramite una nota "di essere pronta ad appoggiare le indagini in corso degli alleati per determinare l'origine del danno".
"I danni ai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 nelle acque internazionali del Mar Baltico destano profonda preoccupazione – si legge nel comunicato -. Tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che questo è il risultato di atti di sabotaggio deliberati, sconsiderati e irresponsabili. Queste perdite causano rischi per il commercio e sostanziali danni ambientali. Sosteniamo le indagini degli alleati e ci impegniamo a difendere i nostri diritti, scoraggiando l'uso coercitivo dell'energia. Qualsiasi attacco sarà accolto con una risposta univoca e ferma".
Mosca accusa le truppe Nato
"I danni ai gasdotti sembrano un atto terroristico di un Paese straniero" ha sottolineato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino citato da Interfax. Peskov ha inoltre commentato le notizie diffuse dalla stampa estera riguardanti la presenza di truppe russe nelle aree dove sono state registrate le esplosioni. "Sono notizie distorte – ha sottolineato -. Sono state viste molte più truppe della Nato nell'area".