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Crolla il gigante immobiliare cinese Evergrande, trema il settore immobiliare

Una scelta quasi inevitabile visto che il gigante immobiliare è il più indebitato al mondo e il manifesto della crisi immobiliare del paese asiatico. Si teme ora l’effetto a cascata su altri gruppi del settore immobiliare.
A cura di Antonio Palma
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Una nuova tegola si abbatte sul settore immobiliare mondiale dopo che il colosso cinese del settore Evergrande ha presentato istanza di protezione dal fallimento presso un tribunale statunitense. La società, un tempo la seconda del settore in Cina per fatturato, in pratica ha dichiarato bancarotta presso una corte di New York aprendo la strada al lavoro di un tribunale fallimentare.

Una scelta quasi inevitabile visto che il gigante immobiliare è il più indebitato al mondo e il manifesto della crisi immobiliare del paese. Il gruppo era andato in insolvenza già nel 2021, sempre a causa del forte indebitamento, dopo essersi trovato alle prese con oltre 300 miliardi di dollari di passività, poiché i funzionari governativi avevano rafforzato i controlli sul settore immobiliare.

I problemi economici e la crisi di liquidità avevano mandato in crisi l'intero mercato immobiliare cinese e fatto rabbrividire la seconda economia mondiale. Ora la nuova mossa sancisce il definitivo crollo. Per mesi Evergrande ha lavorato a un accordo di ristrutturazione del debito presentando una proposta ai creditori come la possibilità di scambiare il proprio debito con nuove obbligazioni emesse dalla società e azioni di due controllate. Il mese scorso però ha registrato una perdita complessiva di 81 miliardi di dollari per il 2021 e il 2022, suscitando preoccupazioni sulla fattibilità del piano di ristrutturazione del debito.

Ora il tribunale fallimentare statunitense avvierà un procedimento di insolvenza o di ristrutturazione del debito che coinvolge Paesi stranieri ma a preoccupare il mercato è l’effetto a cascata su altri gruppi del settore immobiliare. I problemi di indebitamento infatti riguardano anche l’altro gigante immobiliare cinese, Country Garden, che sta preoccupando i mercati. Il gruppo, un tempo considerato finanziariamente solido, lunedì scorso infatti non è stato in grado di rimborsare due rate di interessi sui prestiti e rischia formalmente il default a settembre se non paga. Pechino ultimamente cercato di rafforzare il settore immobiliare tagliando i tassi dei mutui, abbattendo la burocrazia e offrendo più prestiti.

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