Croazia: il governo cancella i debiti ai 60 mila cittadini più poveri

Migliaia di cittadini poveri croati da oggi si vedranno cancellati i debiti maturati prevalentemente nei confronti di banche e compagnie telefoniche: la misura, fortemente voluta dall'esecutivo, intende venire incontro agli strati più poveri della popolazione del paese, che da anni vive una pesante fase di recessione economica. Il governo socialdemocratico, guidato da Zoran Milanović, sarà tra l'altro impegnato nei prossimi mesi in campagna elettorale in vista delle prossime consultazioni: il partito di centrosinistra registra un calo dei consensi considerevole e il campanello d'allarme è stata la vittoria Kolinda Grabar-Kitarović, leader del partito di destra, alle recenti elezioni presidenziali.
Per beneficiare del taglio della misura i cittadini dovranno avere non più di 35mila kune (circa 4.500 euro) di debiti e un reddito mensile massimo di 1.250 kune, ovvero 160 euro. Inoltre gli interessati non dovranno possedere né risparmi né proprietà. Il premier ha dichiarato: "Questa è la prima volta che un governo croato cerca di risolvere questo problema, e siamo molto fieri del nostro lavoro". La misura voluta dall'esecutivo dovrebbe costare complessivamente circa 27 milioni di euro ai creditori, che sono prevalentemente compagnie telefoniche e banche a cui il governo non ha assicurato che riuscirà a compensare le perdite. Non solo: il governo ha stretto accordi con alcune tra le principali città del paese per condonare i debiti contratti dai cittadini con le imprese pubbliche locali. Il provvedimento dovrebbe riguardare circa 60mila persone.