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Costrette a sposare i cugini, vogliono il divorzio: due sorelle torturate e uccise dai parenti

Aneesa e Arooj erano in Spagna ma i familiari le hanno convinte a tornare con una scusa in Pakistan dove il giorno dopo è arrivato l’agguato mortale.
A cura di Antonio Palma
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Costrette a sposare i loro cugini contro la loro volontà, si erano ribellate e volevano il divorzio ma tanto è bastato perché le due ragazze fossero attirate in un trappola e uccise dai loro stessi parenti. È la drammatici storia di due sorelle pakistane di 21 e 24 anni, Aneesa e Arooj Abbas, torturate, strangolate e poi finite a colpi di arma da fuoco venerdì sera nel villaggio di Nathia, nel distretto di Gujrat, nel Punjab.

Secondo la polizia locale, si è trattato di un vero e proprio agguato orchestrato dai suoceri e da altri loro familiari per punirle perché avevano deciso di divorziare dai cugini e scappare via dal Paese. Un delitto di "onore", secondo la polizia locale, ma che di onorevole non ha nulla. Nella visione distorta dei loro parenti, le sorelle chiedendo il divorzio avrebbero disonorato le famiglie. Un duplice omicidio commesso quindi  solo per levare il presunto disonore che avrebbero portato con la loro scelta.

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Un assassinio ancora più spregevole perché organizzato con uno stratagemma per attirare le ragazza in un trappola mortale. Aneesa e Arooj infatti erano in Spagna ma i familiari le hanno convinte a tornare con una scusa. Le ragazze si erano lasciate convincere con la speranza di poter iniziare in Pakistan le pratiche di divorzio dai due cugini con i quali erano state obbligate a sposarsi ma nemmeno 24 ore dopo sono state uccise.  Le sorelle insieme alla madre erano tornate dalla Spagna lo scorso giovedì ma venerdì è arrivato l'agguato mortale.

Secondo quanto ricostruito dalla polizia, le due si erano sposate oltre un anno fa ma non erano contente delle nozze e in Spagna conducevano una vita separata dai mariti rimasti in Pakistan. Avevano detto di non essere in grado di ottenere i visti per i rispettivi consorti che volevano stabilirsi con loro in Spagna ma i parenti le accusavano di aver intenzionalmente ritardato la procedura.

Gli inquirenti hanno messo sotto inchiesta sette familiari delle vittime e altre due persone, tutti latitanti. Si tratta di Raja Haneef, lo zio delle donne, che era anche il suocero di Aneesa, la suocera Farzana Haneef, suo marito Atiq, il marito di Arooj Hassan, suo suocero Aurangzaib e due sospetti non familiari.

Nelle zone rurali del Pakistan i matrimoni forzati sono comuni e i parenti non esitano a uccidere le donne che li rifiutano o ignorano le opinioni degli anziani di famiglia. Secondo gli organismi per i diritti umani, fino a 1.000 donne vengono uccise ogni anno nei cosiddetti delitti d'onore in Pakistan.

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