“Cosa vende Mosca oltre al grano rubato?”: la domanda del giornalista ucraino che imbarazza Lavrov
Attimi di tensione durante la conferenza stampa di mercoledì scorso ad Ankara dei ministri degli Esteri russo Sergei Lavrov e quello turco, Mevlüt Cavusoglu. Una domanda fuori programma di un giornalista della tv pubblica ucraina ha creato un po' di scompiglio: "Quali altri beni rubati all’Ucraina, oltre al grano, state vendendo sul mercato?".
Muslim Umerov, questo il suo nome, si riferiva alle notizie diffuse dai giorni scorsi dal governo di Kiev ma confermate da inchieste di stampa indipendenti di carichi di grano ucraino trasportati dalla Russia verso la Siria e la Turchia attraverso la Crimea. Lavrov ha ribattuto dicendo: "Rispondo con educazione a chi mi pone domande con educazione. Riguardo al grano, non c'è alcun ostacolo o problema causato dalla Federazione russa. Zelensky deve semplicemente dare istruzioni affinché i porti ucraini diventino sicuri. Voi ucraini siete sempre preoccupati per quello che potete rubare e pensate che tutti la pensino così".
Il giornalista, che è un corrispondente da Istanbul per la televisione ucraina, ha poi spiegato che aveva alzato la mano per tutta la conferenza stampa ma aveva capito che non lo avrebbero fatto parlare e così ha deciso di alzarsi in piedi ugualmente. All’agenzia AFP, Umerov ha detto di aver corso un rischio, interrompendo la conferenza stampa, ma di averlo fatto perché "tutta l’Ucraina sta aspettando la risposta a questa domanda".
Lavrov si trovava in Turchia proprio per discutere col suo omologo ad Ankara circa la creazione di corridoi sicuri per le esportazioni di grano ucraino. Mentre aumentano le preoccupazioni per una crisi alimentare globale, il segretario di stato americano Antony Blinken aveva affermato nei giorni scorsi che ci sono "rapporti credibili" secondo cui la Russia stava "rubando" le esportazioni di grano dell'Ucraina per venderle a scopo di lucro. Blinken ha anche aggiunto che il presunto furto faceva parte di più ampie azioni russe durante la guerra contro Kiev.
Non solo. A metà maggio sempre gli Usa hanno allertato 14 Paesi, in gran parte africani, che navi russe piene di quello che un cable del dipartimento di Stato americano definisce "grano ucraino rubato" sarebbero dirette verso i loro porti. Per gli esperti non ci sono dubbi: "Agli africani non importa da dove prendono il cibo, il bisogno di sostentarsi è così urgente che non è qualcosa di cui devono discutere".