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Guerra in Ucraina

Cosa farà adesso l’Unione Europea per aiutare l’Ucraina in guerra

L’Ue aumenterà di 1 miliardo gli aiuti per le armi all’Ucraina. Lo ha assicurato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, arrivando al Consiglio Affari esteri a Bruxelles.
A cura di Biagio Chiariello
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Annalena Baerbock e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba
Annalena Baerbock e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba
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L'Unione Europea aumenterà il suo aiuto finanziario all'Ucraina per l'acquisto di armi a un miliardo di euro. Lo ha indicato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, arrivando al Consiglio Affari esteri a Bruxelles.

Oggi stiamo decidendo politicamente di fornire ulteriore sostegno finanziario militare" a Kiev "per aumentare ad un miliardo di euro le sue capacità finanziarie per l'approvvigionamento di mezzi militari", ha spiegato la ministra tedesca, aggiungendo che la decisione vuole essere "in piena solidarietà con l'Ucraina" e per "proteggere la popolazione civile".

La Germania assicurerà inoltre che le vendite di armi dai produttori tedeschi vengano effettuate il più rapidamente possibile. "L'Ucraina ha bisogno di ulteriori armi", ha detto, senza fornire dettagli più specifici per motivi di sicurezza.

"Si tratta di vita e morte, siamo nel mezzo di una guerra e quindi è necessaria assoluta cautela nello stabilire quali armi devono essere consegnate e dove", ha aggiunto Baerbock. "Stiamo vedendo come il governo russo continua a intensificare la sua retorica riguardo alle armi nucleari e al territorio della NATO", ha affermato.

Baerbock ha anche sottolineato che l'alleanza deve impedire che la guerra si diffonda ad altri paesi. "Abbiamo una responsabilità nei confronti degli ucraini, ma abbiamo anche una responsabilità nei confronti di 450 milioni di europei e di coloro che sono membri della NATO", ha aggiunto. "Non possiamo assumerci la responsabilità che ci saranno altri atti di guerra in altri paesi".

La Ministra degli esteri tedesca evidenzia inoltre che "se potessimo fermare le importazioni di petrolio dalla Russia lo faremmo automaticamente".

"Non è una questione se lo vogliamo o no, ma quanto siamo dipendenti e per esempio la Germania importa molto petrolio dalla Russia e come noi altri Paesi dell'Ue. Ecco perché è importante che parliamo tra noi, capire come possiamo ridurre questa dipendenza. Ora stiamo preparando i passi da implementare molto presto nel futuro".

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