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Convinceva pazienti a sottoporsi a esami vaginali inutili solo per palpeggiarle, medico condannato

Il caso di un medico britannico ritenuto colpevole di violenza sessuale e condannato per aver abusato delle sue pazienti dopo averle convinte a sottoporsi a esami medici perfettamente inutili con il solo scopo di poterle palpeggiare durante le visite. A rendere i reati più gravi anche la minore età di alcune vittime.
A cura di Antonio Palma
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Per lungo tempo ha convinto le sue pazienti a sottoporsi a esami medici perfettamente inutili con il solo scopo di poterle palpeggiare durante le visite. Per questo un medico britannico è stato ritenuto colpevole di violenza sessuale e condannato a tre ergastoli. Come emerso durante il processo a suo carico, il cinquantenne Manish Shah avrebbe persino citato i casi di personaggi dello spettacolo come Angelina Jolie per giustificare esami non necessari. Secondo la giudice Anne Molyneux, il medico di Romford, East London, sarebbe stato un vero e proprio "maestro dell'inganno" che sfruttava le paure delle sue pazienti raccomandando esami e visite inutili e lo avrebbe fatto non per guadagnare soldi ma solo per la propria gratificazione sessuale.

Secondo l’accusa, con la stessa tecnica avrebbe abusato di ben 24 pazienti anche se il verdetto di condanna riguarda solo 25 reati sessuali contro sei delle sue vittime. I fatti contestati al medico risalgono al periodo tra il maggio del 2009 e il giugno del 2013 quando avrebbe messo in campo un mix di adulazione e paura per mettere in atto le aggressioni sessuali. Il cinquantenne dal suo canto ha sempre rigettato ogni accusa spiegando che quegli esami facevano parte della sua pratica di “medicina difensiva”, un comportamento cautelativo col ricorso a ulteriori esami diagnostici per evitare di esse poi denunciato per negligenza.

Per il tribunale britannico invece il suo comportamento era solo di natura sessuale guidato dal suo desiderio di appagamento e di controllare e, a volte, di umiliare le donne. A rendere i reati più gravi anche la minore età di alcune vittime e la loro vulnerabilità per storia familiare o sanitaria visto che alcune avevano il cancro o temevano di averlo. Tra i comportamenti contestati, lasciare le pazienti completamente nude senza alcun motivo, palpeggiarle nelle parti intime senza guanti, accarezzarle e baciarle.

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