Condannato a morte per aver ucciso la figlia, perché Robert Roberson è stato ‘salvato’ per la seconda volta

Era stata fissata per oggi, giovedì 16 ottobre, l'esecuzione di Robert Roberson, il 58enne condannato a morte con l'accusa di aver ucciso la figlia Nikki, 2 anni, nel febbraio 2002. Ma la Corte d'appello penale del Texas ha sospeso l'esecuzione una settimana fa. È la seconda volta in un anno.
La Corte ha rinviato il caso di Roberson al tribunale di primo grado per un ulteriore riesame, dopo anni di ricorsi da parte del detenuto e dei suoi avvocati. Per parlare della decisione e approfondire i motivi che rendono questo caso così complesso, Fanpage.it ha intervistato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
"In questo caso la cosa fondamentale che non va è la teoria della ‘sindrome dello scuotimento neonatale‘, sulla base della quale, soprattutto in Texas, sono state emesse molte condanne, in diversi casi a morte. Il punto è che sul corpo di questa bambina non sono state riscontrate né fratture né ferite compatibili con questo scuotimento", ha spiegato.
La "Sindrome del bambino scosso" è una delle forme più gravi di maltrattamento fisico nei confronti di neonati e lattanti, è la prima causa di morte per abuso e consiste nel violento scuotimento del bambino con possibile trauma cerebrale e conseguenti complicanze neurologiche.
"Già un anno fa, il 17 ottobre 2024, Roberson era stato ‘salvato' con una scappatoia: era stato convocato per un'audizione parlamentare da repubblicani e democratici", ricorda ancora Noury. La convocazione aveva spinto la Corte Suprema del Texas a emettere una sospensione temporanea dell'esecuzione.
Questa volta, nel rinviare il caso al tribunale di primo grado, la Corte d'appello del Texas ha citato una sentenza emessa l'anno scorso, quando aveva concesso un nuovo processo a un uomo, Andrew Roark, condannato per lesioni a un minore sulla base di un'analoga accusa di "sindrome del bambino scosso".
In quel caso, la Corte aveva stabilito che le prove scientifiche si erano evolute e che era "probabile" che sulla base delle stesse Roark, condannato a 35 anni di carcere, non sarebbe stato condannato. "Sono stata emesse, soprattutto a cavallo del secolo, ma in particolare negli anni '90, decine di condanne sulla base di questa teoria", spiega il portavoce di Amnesty.
"C'è stata una reiterazione di questa teoria per giustificare molte condanne, comprese quelle alla pena capitale, il punto è questo. Chissà quanta gente è stata messa a morte su queste basi e se almeno uno si salva…", aggiunge.
I sospetti su Roberson sono stati ulteriormente alimentati, affermano i suoi avvocati, dal suo autismo, diagnosticato solo dopo la condanna. Il personale medico dell'ospedale e la polizia avevano infatti erroneamente giudicato il suo comportamento "indifferente" come prova di colpevolezza.
"Ora potrebbero seguire tre strade: che venga decisa una nuova data per l'esecuzione, che venga disposto un nuovo processo nei confronti di Roberson o che il governatore del Texas, Greg Abbott, firmi un provvedimento di clemenza", conclude Noury.
La sentenza emessa giovedì è stata celebrata dai sostenitori di Roberson che nelle settimane precedenti avevano ripreso la campagna per salvargli la vita. Tra i suoi sostenitori ci sono genitori ingiustamente condannati per abusi su minori, esperti medici e forensi, sostenitori della comunità autistica e parlamentari del Texas.
Gli stessi che lo scorso anno hanno bloccato la sua esecuzione, tra loro ci sono anche conservatori pro-pena di morte. Come il deputato Brian Harrison convinto del fatto che Roberson non abbia mai avuto un giusto processo.
"È compito primario di coloro tra noi che sostengono la pena capitale garantire che persone potenzialmente innocenti non siano mai soggette a tale pena", ha affermato Harrison su X.
Non c'è una limite entro il quale il tribunale di primo grado debba riesaminare il caso di Roberson, ha detto la sua avvocata, Gretchen Sween, ai giornalisti in una conferenza stampa virtuale giovedì scorso. Ma è "determinata a procedere il più rapidamente possibile".