Come evolverà la guerra in Ucraina da adesso in poi: le previsioni degli esperti

La parola chiave della guerra in Ucraina ora è tempo, quello che gli ucraini avranno a disposizione per ricevere gli aiuti occidentali promessi ma soprattutto per addestrare le proprie truppe e formare nuove brigate prima che i russi possano sfondare la seconda linea difensiva nel Donbass. Sono le considerazioni unanime degli esperti sulla possibile evoluzioni del conflitto in Ucraina con l’arrivo della primavera che potrebbe trasformare l’attuale guerra di trincea di nuovo in guerra di movimento.

“Il fattore tempo e la velocità è essenziale. Se il sostegno militare ed economico occidentale arriverà troppo lentamente, il tempo sarà a favore di Vladimir Putin” ha spiegato ad esempio Timothy Garton Ash, storico ed editorialista del Guardian. “Spingere per un maggiore sostegno e consentire una rapida riconquista ucraina di ampie parti del suo territorio non è solo un argomento morale o emotivo. È una strategia per raggiungere una pace duratura”. Per Garton Ash solo con una Ucraina può forte sul campo di battaglia la Russia potrà convincersi a negoziare.

Il fattore tempo è rilevante non solo sul campo di battaglia ma anche per l’appoggio occidentale perché sul lungo periodo sarà sempre più difficile per i governi occidentali convincere l’opinione pubblica a una guerra lunga e costosa. Come ricorda Emma Ashford, in Europa ad esempio potrebbero essere sempre meno propensi a sostenere i costi economici di un conflitto di lunga durata senza conquiste sul terreno. Ma molto più importante potrebbe essere la campagna elettorale presidenziale statunitense del 2024 che avrà tra i temi centrali proprio la guerra in Ucraina.

Al momento, dunque il fattore tempo gioca a favore dei russi che hanno già una economia di guerra, il vantaggio di un esercito più grande e una popolazione che è costretta ad adeguarsi, come ricordano anche i giornalisti investigativi russi Andrei Soldatov e Irina Borogan. “In Russia chi poteva e voleva scappare lo ha già fatto, le persone passeranno ora a una tranquilla strategia di sopravvivenza, qualcosa di familiare ai russi che ricordano l'Unione Sovietica” hanno spiegato, aggiungendo: "Si va verso l'abitudine a essere cauti su ciò che si dice pubblicamente e al telefono o sui social media. Insomma, una vita a testa bassa"