60 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Il generale Bertolini spiega qual è l’obiettivo dell’offensiva russa in Ucraina: “Sfruttano il fattore tempo”

Il generale Marco Bertolini spiega a Fanpage.it i possibili sviluppi della situazione sul campo di battaglia della guerra in Ucraina con la nuova offensiva russa in Donbass.
Intervista a Marco Bertolini
Generale italiano in ausiliaria ed ex comandante del Comando operativo di vertice interforze
A cura di Antonio Palma
60 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La tanto attesa offensiva russa in Ucraina è partita. Da giorni movimenti intensi di truppe e attacchi su tutta la linea del fronte dimostrano che Mosca ha deciso di lanciare un nuovo assalto alle posizioni ucraine nel tentativo di sfondare le difese di Kiev e raggiungere gli obbiettivi minimi nell’Oblast di Luhansk. Le analisi dei movimenti su campo parlano di almeno tre grandi divisioni russe impegnate in operazioni offensive anche se al momento non si apprezzano grossi avanzamenti.

Si è registrato "un significativo aumento di attacchi e bombardamenti: le forze russe stanno tentando di spingere verso Kreminna, dove al momento però non hanno conseguito particolari successi in quanto la nostra difesa tiene la posizione con forza" ha sottolineato il governatore della regione di Lugansk. Dei possibili sviluppi della situazione sul campo di battaglia della guerra in Ucraina, Fanpage.it ne ha parlato con Marco Bertolini, generale italiano in ausiliaria ed ex comandante del Comando operativo di vertice interforze e della Brigata Folgore.

Generale, l’offensiva della Russia in Ucraina sembra iniziata, forse in anticipo rispetto ai tempi previsti che parlavano di marzo, anche a causa del terreno

In realtà il capo di stato maggiore dell’esercito ucraino, il generale Valerij Zalužnyj, in una intervista aveva già detto più di un mese fa che si aspettava una controffensiva russa prima di marzo, indicando che poteva avvenire anche prima di marzo perché la mobilitazione russa funziona. Infatti non è vero, come si dice, che la mobilitazione russa non ha funzionato e che c’è gente in fuga. La mobilitazione ha funzionato ed evidentemente i primi riservisti, un paio di centinaia di migliaia di persone, sono già disponibili e probabilmente sul campo. Con queste forze stanno procedendo all’erosione della seconda linea difensiva ucraina. Questa estate hanno fatto fuori la prima, quella che andava da Bakhmut alla periferia nord di Donetsk, ora stanno erodendo la seconda linea, quella che da Siversk va verso Bakhmut.

Il Generale Marco Bertolini
Il Generale Marco Bertolini

Alcuni analisti parlano di forze russe ingenti impegnate in questa offensiva nell’Oblast di Luhansk, ci sarebbero almeno tre grandi divisioni

Certamente quello è il settore più delicato dove gli ucraini stanno concentrando tutte le forze possibili, ma questo da molto tempo, e proprio per questo hanno subito perdite notevoli. Nella zona è sembrato quasi che i russi lasciassero venire gli ucraini durante la controffensiva in modo da indebolirne le forze. Qui ora pare si stiano concentrando i russi, se si tratti di una offensiva vera o meno non lo sappiamo ma sicuramente qui si stanno chiudendo alcune sacche sulle quali si era concentrata la resistenza ucraina con l’intento di resistere. Se questa offensiva lenta si trasformerà in una spallata lo sapremo solo tra qualche tempo. In generale l’iniziativa tattica attualmente è in mano ai russi ma lo è già da tempo cioè da quando si sono ritirati da Kherson, abbandonando la riva destra del Dniepr. Non per niente vi è stata questa offensiva diplomatica da parte ucraina nei confronti dell’Occidente, chiedendo di tutto e di più, dai carri armati all’artiglieria ma addirittura gli F16. Questo perché capiscono che si trovano in un momento che potrebbe essere importante ai fini del prosieguo della guerra.

Le armi e i carri armati europei possono cambiare i rapporti di forza?

Si parla di Leopard 2 ma di questi carri in realtà ce ne sarebbero solo una cinquantina circa. È vero che i tedeschi hanno parlato anche di un centinaio di Leopard 1 ma si tratta di carri decisamente di vecchia concezione, che fanno il loro lavoro però… Per quanto riguarda gli Abrams per ora non si vedono e comunque sia sarebbero piccolissime quantità. Questi mezzi sicuramente sono importanti perché non stiamo parlando di mezzucci ma il problema sono i tempi perché arrivino in teatro di guerra. I carri non arrivano sui cingoli arrivano o con trasporti su gomma o in treno. I mezzi dunque sono limitati con strade e ferrovie interrotte. Inoltre c’è bisogno di addestramento, i carri ucraini di derivazione russa sono serviti da tre persone, i carri armati occidentali invece da quattro persone, quindi si tratta di riaddestrare completamente anche i carristi ucraini a un nuovo sistema.

L’accelerazione russa in questa offensiva potrebbe essere un tentativo di Mosca di evitare che gli ucraini si rafforzino proprio con i rifornimenti di armi dell’Occidente?

È chiaro che il tempo fino ad ora ha lavorato a favore dei russi ma ora le cose si sono invertite. Finora il tempo ha consentito in primo luogo ai russi di erodere le forze ucraine sia nella controffensiva a Kherson che ora nel Donbass, al tempo stesso è servito ai russi per accumulare le loro forze con la mobilitazione che ha bisogno di tempo. Adesso il tempo invece gioca a favore degli ucraini che hanno bisogno di tempo per far affluire queste armi e questi sistemi occidentali. I russi a questo punto hanno interesse a risolvere il problema prima che l’arrivo di altre armi produca un ulteriore prolungamento del conflitto. Da ora in poi, dunque, più tempo perdono i russi più andrà a vantaggio degli ucraini che avranno spazio per far affluire mezzi e addestrare uomini al loro uso. In pratica i russi tentano di non lasciare questo tempo agli ucraini.

60 CONDIVISIONI
4223 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views