“Ci sono bambini ricoperti di sangue, venite subito”, le chiamate di soccorso dopo la sparatoria di Stockton

"Ci sono bambini ricoperti di sangue, venite subito". Con queste parole strazianti iniziano le registrazioni delle telefonate d’emergenza arrivate all’ufficio dello sceriffo della contea di San Joaquin, nella drammatica serata che ha sconvolto Stockton, nello Stato della California. Quattro persone, tra cui tre bambini, sono state uccise in una sparatoria durante una festa di compleanno, mentre altre undici sono rimaste ferite e trasportate negli ospedali locali.
Quel che doveva essere un momento di festa si è trasformato in un incubo: la sala per banchetti, gremita di circa 150 persone, è stata teatro di un attacco improvviso e apparentemente mirato. "Ho visto un giovane armato fuggire", racconta un testimone in un'altra delle chiamate d'emergenza arrivate alle forze dell'ordine. Al loro arrivo, la scena era terrificante: vittime distese a terra, alcune nel parcheggio, altre ferite o sotto choc, che venivano immediatamente soccorse e trasportate in ospedale. Diverse di loro erano bambini.
La portavoce dell’ufficio dello sceriffo, Heather Brent, ha confermato che tra le vittime ci sono tre bambini – di 8, 9 e 14 anni – e un giovane di 21 anni. Il più piccolo frequentava una scuola del distretto locale, dove lavora anche uno dei suoi genitori. Altre undici persone sono rimaste ferite, alcuni in condizioni critiche.
La polizia è riuscita a fornire l’identikit del presunto killer: un uomo alto circa un metro e sessantotto. Le indagini, condotte con il supporto dell’FBI, sono ancora in corso e puntano a fare luce sull'"orribile" attacco che potrebbe essere stato "deliberatamente pianificato", come ha sottolineato anche il governatore Gavin Newsom: "È il momento di unirsi e non permettere che la violenza contro i nostri bambini continui". Così anche Patrick Withrow, capo della polizia della contea, che ha lanciato un accorato appello accorato affinché chiunque sia in possesso di filmati o voglia testimoniare possa contattare l’ufficio dello sceriffo.
Per facilitare le indagini, è stata offerta una ricompensa di 25.000 dollari per chiunque fornisca informazioni utili all'arresto dei responsabili. Secondo le indagini i colpi sono stati sparati sia all’interno del salone, sia all’esterno, finendo per centrare anche le auto parcheggiate nei dintorni. Sui tetti dell’edificio sono state trovate alcune armi da fuoco: resta da chiarire se siano state utilizzate dal killer.