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Guerra in Ucraina

Chi sono e quanto sono ricchi gli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni contro la Russia di Putin

Chi sono gli oligarchi russi, uomini ricchissimi e appartenenti al più stretto cerchio di Vladimir Putin, che si trovano ora a dover fare i conti con le sanzioni dell’Occidente?
A cura di Annalisa Girardi
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Le sanzioni sono un atto di guerra. Lo ha detto Vladimir Putin, anche lui colpito nei giorni scorsi dalle misure dell'Occidente contro la Russia che hanno colpito gli oligarchi del cerchio ristretto del presidente russo. Da anni, dall'annessione della Crimea, la Russia si trova a dover fare i conti con le sanzioni di Europa e Stati Uniti: mentre alcuni oligarchi, nel corso del tempo, si sono fatti più prudenti e hanno preferito investire i propri capitali in Russia, per non esporli al rischio delle sanzioni, altri non sono stati altrettanto cauti. E con una serie di beni, aziende e conti all'estero, oggi sono i più colpiti. Ecco chi sono.

A nominarne alcuni è la BBC. Che cita, ad esempio, Alisher Usmanov, uno degli uomini più vicini al presidente Putin, che secondo Forbes disporrebbe di un patrimonio di 17,6 miliardi di dollari. Hanno imposto sanzioni contro di lui l'Unione europea, il Regno Unito e gli Stati Uniti. C'è poi Oleg Deripaska, sanzionato dagli Stati Uniti: con un patrimonio crollato negli anni di circa 3 miliardi di dollari, secondo Washington sarebbe anche legato alla mafia russa. Diversamente da diversi altri oligarchi, ha detto la sua pubblicamente sulla guerra in corso, affermando che bisogna fare il possibile per far ricominciare i negoziati il prima possibile.

Igor Sechin è un altro degli oligarchi sanzionati da Bruxelles e Washington. È uno dei consiglieri più fidati di Putin e sarebbe sempre in contatto quotidiano con il presidente. Insomma, uno dei suoi più stretti collaboratori. La stampa russa l'ha rinominato Darth Vader, per come ha messo a tacere i propri oppositori. Anche Alexei Miller è un vecchio amico di Putin finito nel mirino delle sanzioni statunitensi. Ha anche guidato la Gazprom, il colosso energetico di proprietà dello Stato russo. Infine, sanzionati dall'Unione europea ci sono anche i due fondatori della principale banca privata russa, l'Alfa Bank: sono Pyotr Aven e Mikhail Fridman. Hanno rispettivamente un patrimonio di 4,6 e 12,6 miliardi di dollari.

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