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“C’è un miliardario nel tuo futuro”: la promessa della cartomante. Truffa da 70 milioni a Sydney

Una cartomante di Sydney è accusata di aver truffato 70 milioni convincendo clienti vulnerabili a richiedere prestiti promettendo l’arrivo di un “miliardario” nel loro futuro. Arrestata con la figlia.
A cura di Biagio Chiariello
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Anya Phan al momento dell’arresto
Anya Phan al momento dell’arresto

Una sedicente cartomante ed esperta di feng shui è al centro di una delle operazioni contro il riciclaggio più rilevanti degli ultimi anni a Sydney. La donna, Anya Phan, 53 anni, è accusata di aver orchestrato un presunto sistema fraudolento da quasi 70 milioni di dollari, gestito insieme alla figlia di 25 anni, Thi Ta. Le due sono state arrestate mercoledì mattina dalla polizia del New South Wales a Dover Heights, sobborgo orientale della città.

Secondo gli investigatori, Phan avrebbe sfruttato membri vulnerabili della comunità vietnamita, convincendoli a contrarre prestiti finanziari sulla base di previsioni astrologiche e promesse di imminenti guadagni grazie all’arrivo di un misterioso “miliardario” nella loro vita. In cambio, tratteneva parte del denaro ottenuto con i finanziamenti. Nel corso delle perquisizioni, la polizia ha sequestrato telefoni, documenti finanziari, dispositivi elettronici, borse di lusso, fiches da casinò e un lingotto d’oro da 40 grammi dal valore di 10.000 dollari.

Le accuse contro la donna sono pesanti: 39 reati, tra cui direzione consapevole delle attività di un gruppo criminale, 19 episodi di ottenimento fraudolento di vantaggi finanziari e 13 capi d’imputazione per gestione di proventi illeciti. Phan è stata posta in custodia cautelare e non ha richiesto la libertà su cauzione. La prima udienza è stata aggiornata al 15 gennaio. La figlia risponde invece di due capi d’accusa per frode e di gestione imprudente di proventi criminali superiori ai 5.000 dollari.

Il comandante della squadra reati finanziari, Gordon Arbinja, ha spiegato che la donna godeva di una forte influenza nella comunità. Dal 2001, anno del suo arrivo in Australia, non aveva mai lavorato ma pagava 56.000 dollari al mese di rate per la casa di Dover Heights. Nel frattempo riceveva da oltre vent’anni sussidi per disabilità ed era una cliente VIP di un casinò della città, dove – secondo gli investigatori – avrebbe riciclato oltre 520.000 dollari in soli due mesi. In un singolo episodio, avrebbe movimentato 45.000 dollari in tre ore.

Le indagini che hanno portato agli arresti sono nate all’interno della Strike Force Myddleton, creata per approfondire un giro di finanziamenti automobilistici fasulli. Gli agenti hanno scoperto l’utilizzo di identità rubate per ottenere prestiti destinati all’acquisto di “auto fantasma”, mai esistite. Da quel punto, l’inchiesta si è allargata fino a rivelare un presunto sistema di frodi su larga scala, che comprende prestiti personali, aziendali e immobiliari.

L’NSW Crime Commission ha congelato ulteriori beni per 15 milioni di dollari. In totale, nell’ambito della stessa task force, sono già state incriminate 17 persone e sequestrati beni per circa 60 milioni di dollari. Secondo Arbinja, resta ancora molto lavoro da fare: “Andremo a colpire i facilitatori professionali — avvocati, contabili, sviluppatori immobiliari — perché riteniamo che le loro attività possano aver gonfiato artificialmente il mercato immobiliare, in particolare nell’est di Sydney”.

Le indagini proseguono, mentre gli investigatori ritengono che il presunto gruppo criminale possa avere ulteriori ramificazioni e complici non ancora individuati.

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