Caos dopo il disastro aereo Air India: riconsegnati alle famiglie inglesi resti umani sbagliati o “misti”

Una serie di gravi errori nell’identificazione dei corpi delle vittime del disastro aereo di Air India – in cui lo scorso 12 giugno sono morte 260 persone – ha provocato ulteriore dolore e sconcerto tra le famiglie britanniche coinvolte nella tragedia. Secondo quanto denunciato dall’avvocato aeronautico James Healy-Pratt, che rappresenta molte delle famiglie delle vittime, almeno due nuclei familiari hanno ricevuto i resti sbagliati dei propri cari rimpatriati dal luogo dell’incidente.
In un caso, i parenti di una vittima sono stati costretti ad annullare i preparativi del funerale dopo aver scoperto che la bara conteneva il corpo di un passeggero sconosciuto. In un altro, resti "commisti" di più persone sono stati collocati nella stessa bara, rendendo necessaria la separazione prima della sepoltura.
Gli errori sono emersi nel corso delle indagini condotte dalla coroner del West London, la dottoressa Fiona Wilcox, la quale ha cercato di verificare le identità attraverso il confronto del DNA dei resti con campioni forniti dalle famiglie. La dottoressa Wilcox, contattata dal Daily Mail, ha dichiarato che non sarebbe appropriato per lei commentare la vicenda.

L’incidente è avvenuto il 12 giugno, quando un Boeing 787 Dreamliner diretto a Londra si è schiantato contro un college medico poco dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, in India. A bordo si trovavano 241 persone, di cui 52 erano cittadini britannici. Altre 19 persone hanno perso la vita a terra e 67 sono rimaste gravemente ferite.
Un rapporto preliminare redatto dall’Aircraft Accident Investigation Bureau indiano, pubblicato il 10 luglio, ha rivelato che entrambi gli interruttori del carburante dell’aereo si sono inspiegabilmente spostati sulla posizione di blocco subito dopo il decollo, interrompendo l’alimentazione ai motori e lasciando molti interrogativi irrisolti.
Molte vittime sono state sepolte o cremate in India, ma almeno 12 sono state rimpatriate nel Regno Unito. Tuttavia, la catena di custodia delle salme solleva ora seri dubbi. L’avvocato Healy-Pratt ha denunciato la situazione, spiegando: "Ho passato l’ultimo mese nelle case di queste adorabili famiglie britanniche, e la prima cosa che vogliono è riavere i loro cari. Ma alcune di loro hanno ricevuto i resti sbagliati e sono chiaramente sconvolte da tutto ciò. La situazione va avanti da un paio di settimane e" credo che queste famiglie meritino una spiegazione".
Nel caso dei resti “commisti”, la famiglia coinvolta è riuscita a procedere con la separazione e quindi con il funerale. Diversa la situazione per un’altra famiglia, che si trova ancora senza risposte. "Loro non hanno nessuno da seppellire perché nella bara c’era la persona sbagliata. E se non è il loro parente, la domanda è: chi c’è in quella bara? Presumibilmente un altro passeggero, i cui parenti a loro volta hanno ricevuto i resti sbagliati", ha aggiunto Healy-Pratt. “La coroner ha anche un problema perché si ritrova con una persona non identificata sotto la sua giurisdizione.”
Le famiglie hanno già contattato i propri parlamentari, il Foreign Office e gli uffici del primo ministro e del ministro degli Esteri. "Sulla base delle prove disponibili, la catena di custodia di questi cari perduti è stata inaccettabilmente carente", ha dichiarato Healy-Pratt. "Stiamo indagando sulle cause di questi errori e chiedendo risposte a nome di queste meritevoli famiglie britanniche. Attendiamo risposte ufficiali da Air India e dai loro fornitori di servizi d’emergenza, Kenyon International Emergency Services".