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Caos Covid in Gran Bretagna: impossibile prenotare online terza dose, code agli hub e tamponi finiti

La variante Omicron spaventa la Gran Bretagna: è caos per la prenotazione delle terze dosi online. Lunghe code ai centri vaccinali per il richiamo. Sono terminati anche i kit rapidi per la diagnosi del Covid-19 a casa.
A cura di Gabriella Mazzeo
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La variante Omicron allarma la Gran Bretagna: è corsa ai centri vaccinali per conseguire la terza dose di vaccino anti-Covid. La nuova accelerazione sulla vaccinazione di massa inizia in modo caotico: il primo ministro Boris Johnson ha annunciato un potenziamento della rete per l'immunizzazione, ma gli apparati del Servizio Sanitario Nazionale hanno iniziato a cedere a causa della grande richiesta. Nella serata tra domenica e lunedì il sito per le prenotazioni ha smesso di funzionare a causa del grande traffico online. Chi è riuscito nell'impresa della prenotazione online si è recato nella mattinata di oggi lunedì 13 dicembre presso il centro vaccinale di riferimento. Ad attendere i cittadini lunghe file per poter ricevere la terza dose. Il sito internet per la prenotazione del vaccino è rimasto inattivo per gran parte della mattinata odierna.

Le richieste sono arrivate numerose dopo che il premier Boris Johnson ha chiesto alla popolazione di recarsi presso i centri vaccinali. L'intenzione è quella di fornire la terza dose a buona parte dei cittadini britannici entro Capodanno. L'ambizioso programma punta alla vaccinazione di quasi un milione di persone al giorno per il resto del mese di dicembre. Lo sforzo però potrebbe avere un grosso impatto sull'organizzazione del Sistema Sanitario, impegnato nel mantenimento dello standard e meno concentrato sull'assistenza per le altre malattie. Il premier Johnson ha inoltre invitato le persone a fare uso dei tamponi per monitorare la propria condizione di salute costantemente.

Il sistema sanitario ha riscontrato ulteriori problemi anche nella fornitura dei kit di tamponi rapidi effettuabili a casa. Vista la grande richiesta, infatti, i test a domicilio sono finiti in poche ore. A incentivare la domanda anche la stretta sulla diagnosi per coloro che entrano in contatto con un positivo. Queste persone, infatti, devono ora effettuare un test al giorno per sette giorni. Gli obiettivi della Gran Bretagna restano ambiziosi, ma la rete già provata dall'attività quotidiana per la vaccinazione e la diagnosi contro il Covid-19 rischia di cedere sotto il peso della nuova importante domanda. Lo scopo del governo è quello di fornire il richiamo della vaccinazione anti-Covid prima di Capodanno a tutti i giovani fino ai 39 anni. Il governo ha ricordato ai ragazzi dai 18 ai 29 anni che le prenotazioni che li riguardano apriranno nella giornata di mercoledì 15 dicembre, invitandoli ad ottenere un appuntamento presso il centro vaccinale prima della data indicata. In questo modo si spera di alleggerire il carico sulla rete del sito del Sistema Sanitario nazionale, permettendo alle persone dai 30 ai 39 anni di prenotare online la propria dose.

Un minor traffico sul sito web, però, non cancella le difficoltà oggettive in cui potrebbero incorrere gli hub vaccinali con l'afflusso sempre crescente di persone in fila per ricevere la terza dose di vaccino. Nella mattinata odierna l'amministratore delegato della Confederazione NHS Matthew Taylor ha dichiarato al programma Today di BBC Radio 4 che che il servizio sanitario è sottoposto a una pressione senza precedenti. "Aggiungere altro peso significa rallentare parti importanti del SSN per metterle in secondo piano in favore di una copertura intensiva di prevenzione e diagnosi del Covid. È davvero importante che il governo sia chiaro con il pubblico sulle conseguenze che questo nuovo sforzo potrà avere sul resto del servizio".

Primo decesso per variante Omicron

Nella giornata di oggi lunedì 13 dicembre le autorità britanniche hanno confermato il primo decesso in ospedale dovuto alla variante Omicron. Il primo ministro Boris Johnson ha però ribadito di non voler imporre restrizioni in vista di Natale: l'obiettivo invece è quello di incrementare le vaccinazioni entro Capodanno per evitare un rialzo dei contagi. La variante Omicron rappresenta al momento circa il 40% dei casi diagnosticati di Covid a Londra.

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