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Bus si schianta sugli alveari, api assassine riempiono di punture i passeggeri: 4 morti, anche una bimba

La tragedia è avvenuta in Nicaragua, dopo che un bus è precipitato in un burrone. Tutte le circa 40 persone a bordo sono sopravvissute allo schianto. Non all’attacco delle api. Quattro le vittime accertate, tra cui una madre con la sua figlioletta di 8 anni.
A cura di Biagio Chiariello
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C'è anche una bambina di otto anni tra le quattro vittime della tragedia avvenuta in Nicaragua, in America Centrale: l'autobus sul quale viaggiavano è precipito per 50 metri in un burrone nella zona di San Sebastian De Yali.

Tutte le circa 40 persone a bordo sono sopravvissute allo schianto, ma il mezzo finito fuori strada ha finito per incrociare sulla sua strada alcuni alveari. Lo sciame di api che ne è fuoriuscito ha punto ripetutamente i malcapitati.

Nonostante l'incidente, i medici non sembrano avere dubbi: tutti i decessi sono da attribuire alle punture degli insetti. Le vittime sono Eneyda Torrez Zelaya, 47 anni, sua figlia di 8 anni Andrea Carolina Garcia Torrez, Dilcia Flores Amparo, 32enne Santos Arnulfo Calderon Castellon, 34 anni. Tra gli identificati c'è anche una donna anziana di 84 anni, mentre tra i feriti gravi risulta esserci un bimbo di 4 anni.

I primi soccorsi dopo l'incidente hanno raccontato di una scena da film horror con corpi inermi di fronte allo sciame che, mano a mano, si sono riempiti di centinaia di punture.

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Le autorità stanno ora indagando sulle cause del dramma. Si ritiene che l'autista del mezzo abbia perso il controllo del veicolo a causa di un guasto meccanico mentre l'autobus si dirigeva verso La Rica, un villaggio rurale tra le montagne nel nord-ovest del Paese. L'autobus ha colpito gli alveari ed è finito in una piantagione di caffè.

Le protagoniste della tragedia, come detto, sono state le cosiddette ‘api mellifere africanizzate‘, conosciute anche come ‘api assassine‘. Un ibrido tra l'ape mellifera occidentale e il calabrone africano. Tendenzialmente innocue, se si sentono in pericolo attaccano in massa e le punture portano spesso a choc anafilattici e in alcuni casi al decesso. Negli ultimi anni le vittime registrate, infatti, sono almeno un migliaio, ma potrebbero essere anche di più.

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