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Breivik odia una canzone. Gliela cantano in migliaia dal vivo [VIDEO]

Circa 40 mila persone si sono riunite ad Oslo per intonare “Bambini dell’arcobaleno”, brano che parla di speranza e giustizia sociale; popolarissimo in Norvegia, ma che per Breivik viene cantato ai bambini per fargli il lavaggio del cervello.
A cura di Biagio Chiariello
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Breivik odia una canzone Gliela cantano in migliaia dal vivo

Un'originale forma di protesta quella dei 40mila norvegesi che si sono riuniti oggi a Oslo, vicino al palazzo di giustizia dove Anders Behring Breivik è sotto processo per l'omicidio di 77 persone.  Sulle note suonate dal cantante folk Lillebjørn Nilsen, la folla ha iniziato ad intonare «Barn av regnbuen», versione locale della canzone del cantautore Pete Seeger. Il brano, che tradotto sta più o meno a "Bambini dell'Arcobaleno", esalta il tipo di società multiculturale che il mostro di Utoya ha affermato disprezzare. "Rainbow Race" (questo il titolo in inglese) fu tradotta e riadattata in norvegese nel 1975 e spesso viene cantata ai bambini negli asili nido. «Secondo Breivik la canzone viene usata per fare il lavaggio del cervello, ma piuttosto viene cantata per esprimere l'esatto contrario» ha scritto Christine Bar, una delle organizzatrici, che ha lanciato l'evento su Facebook.

La canzone, in realtà, parla di speranza e giustizia sociale. Mira ad abbattere le barriere sociali e a convivere in pace. «Vivremo insieme, sorella e fratello, piccoli figli dell'arcobaleno e di una terra verde», recita il ritornello. I norvegesi l'hanno cantata sotto la pioggia. Molti erano in lacrime. Con loro, i ministri della Cultura dell'intera Scandinavia: dalla stessa Norvegia fino all'Islanda, passando per la Svezia, la Finlandia e la Danimarca. Non solo ad Oslo, ma in molte altre città del Paese si sono tenute manifestazioni simili. «La canzone non è mai stata così bella», ha dichiarato Lill Hjoennevaag, l'altra promotrice dell'iniziativa.

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