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Armi chimiche siriane, operazione conclusa. Gli Usa: “Ringraziamo l’Italia”

La nave Cape Ray, nella quale è stato effettuato il trasbordo degli agenti chimici, sta navigando verso acque internazionali.
A cura di D. F.
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Chuck Hagel, segretario alla Difesa degli Stati Uniti, ha ringraziato "le autorità italiane e danesi" per il loro supporto nel trasbordo delle armi chimiche del regime siriano di Assad. Le operazioni si sono concluse ieri sera nel porto di Gioia Tauro. Hagel si è detto "enormemente fiero di quanti hanno reso possibile" che questa operazione avvenisse "in totale sicurezza". A renderlo noto è stato John Kirby, portavoce del Pentagono che ga anche confermato che dopo il trasbordo dal cargo danese Ark Futura, la motonave americana Cape Ray "ha lasciato il porto di Gioia Tauro per le acque internazionali del Mediterraneo in cui presto avranno inizio le operazioni di neutralizzazione". Il portavoce ha affermato che il processo di neutralizzazione mediante idrolisi "richiederà diverse settimane".

Ieri le operazioni di trasbordo di 78 container di agenti chimici

Le operazioni di trasbordo si sono concluse nella serata di ieri a Gioia Tauro. I container – 78, in tutto – contenenti le armi chimiche del regime di Bashar al Assad sono stati stati trasportati dalla nave danese Ark Futura a quella americana Cape Ray, che nelle prossime settimane sosterà in acque internazionali per dare inizio al processo di idrolisi. Le operazioni ieri sono durate circa 12 ore e a vigilare su tutto, oltre alle autorità italiane, erano presenti anche gli osservatori dell'Opac, l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche. "Tutto come previsto", hanno rassicurato. L'operazione ha interessato quasi 600 tonnellate di materiale. Dei 78 container, 3 contenevano iprite e 75 dei precursori del sarin.

Naturalmente la delicatissima operazione è stata preceduta da non poche polemiche. L'altro ieri sera, infatti, davanti al municipio di San Ferdinando si è tenuto un sit in organizzato dall'associazione Sos Mediterraneo, che ha messo in guardia dai possibili rischi per l'ambiente.

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