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Guerra in Ucraina

Angela Merkel spiega perché ha bloccato l’ingresso dell’Ucraina nella Nato: “Non mi pento di nulla”

Angela Merkel ha difeso la sua opposizione all’ingresso di Kiev nella Nato nel 2008, spiegando che il Paese allora “non era l’Ucraina di oggi, era ultra-diviso, l’era di Yushchenko, Tymoshenko… Non era una democrazia solida”.
A cura di Davide Falcioni
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Nessun rimpianto per i rapporti intrattenuti con Vladimir Putin. L'ex cancelliera tedesca Angela Merkel, per 16 anni ai vertici del potere in Germania, ha tracciato in un'intervista alla Berliner Ensamble un bilancio della sua lunga esperienza di governo soffermandosi, in particolar modo, sulle relazioni tra Berlino e Mosca. L'ex cancelliera, dopo un silenzio stampa durato mesi, ha esordito affermando che l’aggressione della Russia all'Ucraina "non ha alcuna giustificazione. È un attacco brutale che ignora il diritto internazionale e per il quale non ci sono scuse". Tuttavia Merkel ha rivendicato l'impegno, insieme all'allora inquilino dell’Eliseo Nicholas Sarkozy, per arrivare agli accordi di Minsk: "È una grande tristezza che non sia riuscito, ma non mi rimprovero di aver tentato". L’ex cancelliera, difendendo la sua opposizione all'ingresso di Kiev nella Nato al vertice nel 2008, ha spiegato che il Paese allora "non era l'Ucraina di oggi, era ultra-diviso, l'era di Yushchenko, Tymoshenko… Non era una democrazia solida". Secondo Merkel l'opposizione all'ingresso di Kiev era una misura necessaria: la leader tedesca sapeva che Putin avrebbe "fatto qualcosa di dannoso per l'Ucraina". Ha poi aggiunto: "Non ero per metà per la Russia, e per metà per l'Ucraina. Il mio cuore ha sempre battuto per l'Ucraina", affermando di essersi sempre sforzata "di trovare un modus vivendi con Mosca che non portasse alla guerra. Un modo di coesistere".

Merkel: "Per Putin la fine dell'URSS è stata una catastrofe"

Soffermandosi ancora sul suo rapporto con Vladimir Putin, Merkel ha ricordato un aneddoto durante la sua visita a Sochi nel 2007: "Lui ha detto che la caduta dell'Unione Sovietica è stata la peggiore catastrofe del Ventesimo Secolo. Io gli risposi che per me era stato uno degli eventi più belli della mia vita".  Poi ha affermato che "l'Ucraina non può essere lasciata sola". Riguardo al lavoro della diplomazia,  l'ex cancelliera ha detto che "oggi questo non è più all'ordine del giorno", affermando che fosse giusto in passato non consegnare le armi in situazioni di crisi, e che ci fosse una distribuzione dei compiti con la Francia. "La situazione è cambiata", ha specificato.

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L'ex cancelliera si è quindi soffermata sulla sua vita fuori dalla politica. "Sul piano personale sto molto bene e mi fa piacere essere qui stasera. Complessivamente mi ero aspettata diversamente il tempo dopo il mio mandato. Smettere "di fare la cancelliera è una bella sensazione. Mi sono prefissata di fare altre cose e anche questa è una bella sensazione. Mi è capitato di leggere che mi dedico soltanto ad appuntamenti che mi procurano benessere. Ma questo è chiaro!", ha detto Merkel.

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