“Amate la vita e sorridete”. I consigli dei parenti delle vittime di New York ai parigini

I figli delle vittime degli attentati dell'11 settembre del 2001 conoscono bene il dolore della perdita di un familiare per mano di terroristi senza scrupoli e per questo, in quattro di loro, hanno registrato un video e raccontato ai coetanei parigini la loro tragica esperienza, nella speranza che la sua condivisione permetta di affrontare meglio il lutto. Francesca Picerno, 23 anni, Juliette Candela, 21, Joseph Palombo, 26, e Terrease Aiken, 22, si sono rivolti ai loro coetanei francesi ai quali hanno suggerito di "non smettere di vivere" la loro vita.
Juliette, ad esempio, aveva solo 6 anni nel 2001 ma ricorda distintamente cosa accadde a New York: "Mia madre mi ha presa da parte e mi ha detto che c’era stato un incidente, un attacco al posto dove papà lavorava. Non pensiamo che tornerà mai a casa, le sue parole". Poi aggiunge: "Non dovete chiudervi in voi stessi, vergognarvi di vivere la vostra vita". Oggi la ragazza lavora per Tuesday's Children, organizzazione che sostiene le famiglie che hanno subito una perdita.
Ma al World Trade Center lavorava anche il padre di Terrease Aiken e l'11 settembre morì in seguito all'attacco. La donna, nel video, dice: "Sappiamo come sono fatti odio e terrore, non ne possiamo aggiungere ancora". Nel cuore di Manatthan lavorava anche Mattew, papà di Francesca Picerno: "È stato ucciso – dice lei – non è semplicemente morto. Non è stato un incidente d’auto o il cancro. È stato ucciso in un attacco premeditato da terroristi. Da bambino non lo capisci. Crescendo ho capito e questa cosa mi ha sconvolto. Non dovete temere nessun terrorista,loro sono più spaventati di voi". Identico il consiglio di Joseph Palombo, che l'11 settembre perse suo padre, vigile del fuoco: "Il modo migliore per combattere I terroristi è non lasciare che ci portino via la felicità. Nessuno può comprendere appieno quello che state provando, le emozioni che attraversano il vostro cuore, ma di certo non volete vivere con odio, non volete vivere nella rabbia. Chi vi guarda non dovrebbe vedere la tragedia, ma la speranza perché voi valete tanto per la società. Tutti vi vogliono vedere felici, questo darà speranza a molti. Questo è il migliore attacco ai terroristi: sorridere mostrando i denti e amare la vita".