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Alluvione a Petra, trovati i corpi senza vita di una turista belga e del figlio

Le piogge torrenziali abbattutesi sul celebre sito archeologico in Giordania hanno provocato due morti, salvati 16 turisti. Ripresi i flussi turistici, ma l’allerta è alta.
A cura di Dario Famà
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Spavento, apprensione e infine la tragica notizia. Nella giornata di ieri sono stati rinvenuti i corpi senza vita di una turista belga e di suo figlio, vittime delle violente piogge torrenziali che, domenica scorsa, hanno colpito il sito archeologico UNESCO di Petra in Giordania. I due erano stati considerati dispersi dalle autorità locali, che sono riuscite a salvare i fratelli del bambino.

Secondo quanto dichiarato alla televisione statale Al-Mamlaka da Hassan Al-Jabour, governatore del distretto della regione di Ma'an, la famiglia stava visitando il sito insieme ad altri 14 turisti, tutti provenienti dalla Repubblica Ceca, quando la forte perturbazione aveva inondato la zona, non lasciando scampo alla donna e a uno dei suoi figli.

A complicare il ritrovamento dei due è stata l'interruzione delle operazioni di ricerca alle due di mattina del giorno seguente, dal momento che le condizioni atmosferiche e del terreno l'avevano resa impraticabile. I cadaveri dei due belgi sono stati trovati lunedì, quando ormai non c'era più nulla da fare.

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L'alluvione, che domenica aveva causato l'evacuazione dei visitatori e la temporanea chiusura dell'area, non è un fenomeno raro in Giordania: nella stagione delle piogge è molto comune assistere a forti rovesci, che possono provocare inondazioni nei territori, tipicamente desertici e aridi, del Paese. Le condizioni climatiche estreme, dunque, costituiscono una vera e propria costante e possono mettere in serio pericolo le persone e i siti archeologici.

Intanto, a Petra si è tornati alla normalità. Secondo quanto riportato da The Jourdan Times, la "città rosa" avrebbe riaperto i battenti già nella giornata di ieri, accogliendo visitatori da tutto il mondo. A parlare è stato anche il commissario per lo sviluppo e il turismo di Petra Yazan Mahadin, il quale ha affermato che il flusso turistico ha ripreso la sua normale velocità. Inoltre, egli ha aggiunto che le autorità del posto hanno messo in pratica un piano di risposta alle emergenze, che prevede lo svuotamento e l'assestamento delle strade inondate e la costituzione di squadre di supporto nei settori chiave dell'area archeologica.

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