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Talebani a Kabul: le ultime news sull'Afghanistan

Afghanistan sull’orlo di una nuova guerra civile: proteste contro i talebani, molti morti e feriti

Nel giorno dell’Indipendenza, che si celebra ogni anno il 19 agosto, centinaia di persone sono scese in piazza a Jalalabad e Asadabad sventolando la bandiera nazionale afgana: i talebani hanno aperto il fuoco sulla folla e si registrano numerosi morti e feriti. Il paese sull’orlo di una nuova guerra civile.
A cura di Davide Falcioni
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La crisi afgana assume giorno dopo giorno dimensioni più preoccupanti e dopo la conquista di Kabul lo spettro di una nuova guerra civile – l'ennesima – si allunga sul paese. Centinaia di giovani sono scesi in piazza a Jalalabad sventolando la bandiera nazionale afgana contro la presa di potere degli "studenti coranici", i quali hanno risposto alla protesta esplodendo dei corpi di fucile prima in aria, poi contro i manifestanti. Le vittime accertate sarebbero tre mentre i feriti decine. Jalalabad è il tradizionale centro delle celebrazioni annuali del giorno dell'indipendenza dell'Afghanistan, che cade ogni anno il 19 agosto per commemorare la data in cui il governo britannico riconobbe l'indipendenza del paese nel 1919, ponendo fine alla terza guerra anglo-afgana. Manifestazioni sono state organizzate anche a Khost e spari contro la popolazione anche all'aeroporto di Kabul, dove una folla di persone si è radunata nella speranza di lasciare il paese. Mohammed Salim, testimone di Reuters, ha riferito di proteste anche ad Asadabad: "Centinaia di persone sono uscite in strada, diverse sono rimaste uccise e ferite nella calca e negli spari da parte dei talebani", che avrebbero aperto il fuoco sulla folla. Manifestazioni simili anche nel distretto di Paktia, secondo quanto riportano i media locali senza riferire tuttavia di incidenti.

Caos all'aeroporto di Kabul, da domenica 12 morti

E proprio nello scalo della capitale da domenica sono 12 le persone che hanno perso la vita: lo riferisce l'agenzia Reuters citando una fonte dei talebani, che ha tuttavia precisato che solo una parte delle vittime sono state uccise a colpi di arma da fuoco, mentre altre sono morte nei fuggi fuggi. L'aeroporto è ancora controllato dai militari statunitensi, ma le strade intorno sono presidiate dai telebani. Secondo alcuni testimoni, gruppi armati impediscono l'accesso allo scalo  anche a coloro che hanno i documenti.  Nel frattempo arrivano nuove conferme della drammaticità della situazione che sta vivendo Kabul in queste ore. "È stato orribile, le donne hanno lanciato i loro bambini oltre il filo spinato" all'aeroporto "chiedendo ai soldati di prenderli", racconta a Skynews un alto ufficiale afgano. "Alcuni bimbi sono rimasti impigliati nel filo spinato".

USA e Cina gettano acqua sul fuoco: "Talebani più sobri del passato"

Il paese è dunque nel caos e la paura è la grande protagonista di questi giorni. In questo quadro Cina e USA provano a gettare acqua sul fuoco. Secondo Hua Chunying, ministro degli esteri di Pechino, i talebani sono "più sobri e ragionevoli dell'ultima volta che sono stati al potere". La Cina "spera che i talebani mettano in pratica i loro propositi positivi e costruiscano un sistema politico corretto". Il capo del Pentagno Lloyd Austin ha chiarito che al momento da parte dei talebani non c'è stata "nessuna azione ostile". Gli Usa "stanno lavorando con i talebani" per garantire l'accesso sicuro degli americani all'aeroporto di Kabul.

Emergency: "No notizie dirette di soprusi su donne"

Anche Emergency, ONG italiana presente in Afghanistan dal 1999, ha confermato che al momento il governo talebano sta rispettando gli impegni presi. "A noi non giunge alcuna notizia legata all'impossibilità da parte delle donne di continuare a studiare o lavorare. Ovviamente anche noi teniamo alta l'attenzione in particolare nei confronti delle donne", ha detto Alberto Zanin, coordinatore medico dell'ospedale di Kabul. E quanto alla pandemia che, ovviamente, non risparmia l'Afghanistan: "Nell'ultima settimana avevamo avuto 1.300 contagi con 40 vittime nel Paese per Covid. In questo momento ovviamente la questione è passata in secondo piano, e non ci si preoccupa per il coronavirus".

Zanin spiega che comunque  "la situazione è in netto miglioramento, nelle ultime 24 ore sono stati ammesse in ospedale 6 persone in pericolo di vita. Abbiamo 14 posti liberi e dunque abbiamo allargato i criteri di ammissione, possiamo prendere quasi tutti: diamo precedenza ai minori sotto i 14 anni e alle donne. Non ci sono combattimenti in città, ma resta alta la tensione all'aeroporto: oggi abbiamo ricevuto due pazienti con ferite da proiettili provenienti da lì". Il responsabile di Emergency invita "a non abbassare l'attenzione mediatica e politica su quello che sta succedendo. C'è il grande rischio, che leggiamo negli occhi del personale locale, di dimenticare i problemi che potrebbero venir fuori da questa nuova leadership".

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