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Afghanistan, i talebani hanno ordinato la decapitazione dei manichini

I negozi di abbigliamento della provincia occidentale di Herat – in Afghanistan – hanno iniziato a rimuovere le teste dei manichini, in linea con le nuove direttive fornite dall’ufficio locale del ministero per la guida islamica dei talebani.
A cura di Davide Falcioni
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I negozi di abbigliamento della provincia occidentale di Herat – in Afghanistan – hanno iniziato a rimuovere le teste dei manichini, in linea con le nuove direttive fornite dall'ufficio locale del ministero per la guida islamica dei talebani. Secondo Aziz Rahman, capo del dipartimento locale del dicastero, i manichini sono come "statue", o "idoli" da adorare, ricordando che questo è severamente proibito dall'Islam. Il politico ha annunciato – riporta il Times – "severe punizioni" per i commercianti che non si adeguano al più presto alla nuova direttiva. Dal canto loro le decine di proprietari di negozi di abbigliamento hanno inizialmente protestato, criticando la direttiva talebana e ricordando che in molte altre province afghane tale norma non è in vigore e i manichini vengono impiegati, come è ovvio, non certo per essere "adorati" ma esclusivamente per esporre dei vestiti.

Le autorità talebane hanno inoltre aumentato i controlli dei taxi pubblici nella capitale, Kabul, per verificare se gli autisti rispettino le prescrizioni del ministero relative al diritto di viaggiare delle donne. Le legge, infatti, impone ai conducenti di trasportare solo donne che indossano il velo o l'hijab islamico e che siano contestualmente accompagnate da un parente maschio, se percorrono più di 72 chilometri. La norma inoltre impone ai tassisti di farsi crescere la barba, fermare i loro veicoli nei momenti di preghiera e spegnere la musica durante la guida. Tra le altre misure lesive dei diritti delle donne c'è il divieto di guidare e quello, imposto alle emittenti televisive, di trasmettere drammi e soap opera che vedano protagoniste delle attrici. In una recente intervista il portavoce del capo dei talebani Zabihullah Mujahid ha difeso i passi compiuti dal Ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio sostenendo che non c'è motivo di preoccupazione per nessuno, perché "l'Afghanistan è una nazione musulmana e nessuno si oppone alle leggi islamiche nel Paese".

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