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Afghanistan, Boris Johnson ha fatto evacuare centinaia di cani e gatti prima dei civili

Mentre il mondo intero era con il fiato sospeso per la sorte di decine di migliaia di civili afghani in fuga dal nuovo regime talebano, Boris Johnson ha autorizzato in via prioritaria l’evacuazione centinaia di cani e gatti.
A cura di Davide Falcioni
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Nuove grane per il primo ministro inglese Boris Johnson. Mentre infuriano le polemiche per la sua partecipazione ad alcune feste organizzate a Downing Street in pieno lockdown un'altra tegola è caduta nelle ultime ore sulla testa di BoJo. Lo scorso agosto, mentre il mondo intero era con il fiato sospeso per la sorte di decine di migliaia di civili afghani in fuga dal nuovo regime talebano, Boris Johnson avrebbe autorizzato in via prioritaria l'evacuazione di animali dall'Afghanistan. Negli stessi giorni, come si ricorderà. le strade di Kabul erano invase da uomini, donne e bambini, molti dei quali tentavano disperatamente di salire a bordo di un aereo qualsiasi che li portasse via da quell'inferno. Eppure per il capo del governo inglese la sorte di cani e gatti potrebbe essere stata più importante.

È quanto emerge da alcune email pubblicate dalla commissione per gli Affari Esteri del governo britannico, che sta conducendo un'inchiesta sulla gestione da parte del governo della crisi in Afghanistan. Le email, riportano la BBC e il Guardian, suggeriscono che Johnson avrebbe autorizzato personalmente i soccorsi per cani e gatti. Il premier aveva in precedenza respinto – definendole "sciocchezze" – le affermazioni circa un suo presunto ruolo nell'organizzazione di un volo charter per salvare gli animali di un'organizzazione benefica chiamata Nowzad, un centro che ospitava animali randagi fondato a Kabul dall'ex Royal Marine, Pen Farthing.

L'ex soldato, come riportato nei mesi scorsi dalla stampa britannica, aveva lanciato l' ‘Operazione Arca' con lo scopo di portare in Gran Bretagna i suoi collaboratori con le famiglie, ma anche i 140 cani e i 60 gatti del suo rifugio. Un'e-mail di un funzionario dell'ufficio del ministro dell'Ambiente, Zac Goldsmith, rafforza la tesi di chi sostiene che Johnson fosse coinvolto personalmente. Il funzionario nell'agosto 2021 – dunque in piena emergenza – scriveva infatti a un suo collega del Foreign Office: "La fondazione Nowzad, gestita da un ex Royal Marine, ha ricevuto molta pubblicità ed il primo ministro ha appena autorizzato l'evacuazione del personale e degli animali". Quando gli era stato chiesto a dicembre se avesse dato la priorità agli animali rispetto al popolo afghano nell'evacuazione di Kabul, Johnson aveva replicato: "Questa è una totale sciocchezza".

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