Aereo dirottato. Scortato da Italia e Francia: jet svizzeri disponibili solo in ore d’ufficio

L'aereo delle Ethiopian Airlines dirottato stamani su Ginevra, in Svizzera, è stato accompagnato allo scalo di Cointrin per l'atterraggio da due mezzi dell'aeronautica militare francese dopo essere stato preso in consegna dai caccia italiani che lo avevano scortato dalla Sicilia. Il motivo? Le forze aeree svizzere sono operative categoricamente solo nelle ore d'ufficio (dalle 8 alle 12 e dalle 13.30 alle 17). "Abbiamo una zona di sorveglianza elettronica funzionante in qualsiasi momento del giorno e della notte, ma non abbiamo mezzi di intervento 24 ore su 24" ha spiegato Laurent Savary, portavoce della Air Force dell'esercito svizzero al sito di informazioni locale '20 minutes‘.
"Due Eurofighter Typhoon dell'aeronautica italiana hanno affidato il Boeing 767-300 ai due Mirage nello spazio aereo francesi" ha aggiunto Savary. La decisione di rinunciare ad una copertura aerea non stop sarebbe motivata da ragioni economiche, dato che questa comporterebbe un servizio di guardia nonché l'impiego di piloti e altro personale 24 ore su 24. Tuttavia Savary ci tiene a precisare che la "collaborazione con i nostri Paesi limitrofi ha funzionato bene". Va comunque detto che le Forze aeree elvetiche in futuro dovrebbero essere in grado di effettuare intervenuti 24 ore al giorno. In tal senso, il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha promosso il progetto Ilana. Quest'ultimo tuttavia non potrà essere realizzato prima del 2020, ha riferito la portavoce della stessa agenzia Karin Suini.