A Gaza altri 60 morti. L’ONU: “Israele sta compiendo uno sterminio, uccisi civili rifugiati nelle scuole”

Almeno 60 palestinesi sono stati uccisi nelle ultime ore nei raid dell'esercito israeliano a Gaza, tra cui 17 persone che si erano radunate nei pressi del centro di aiuti della Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), sostenuta dagli Stati Uniti, nella parte meridionale di Rafah. Non solo: l'agenzia stampa palestinese Shehab riferisce che le forze armate di Tel Avic hanno ucciso tre medici e un giornalista durante gli attacchi nel quartiere di Tuffah a Gaza City. I tre soccorritori sono stati assassinati mentre cercavano di salvare i feriti e recuperare i cadaveri nel quartiere, ha raccontato Shehab.
L'ONU: "Israele sta sterminando i palestinesi a Gaza"
Mentre nella Strisci prosegue la carneficina gli esperti delle Nazioni Unite questa mattina hanno affermato che Israele ha commesso il crimine contro l'umanità di "sterminio" uccidendo i civili rifugiati nelle scuole e nei luoghi religiosi di Gaza, nell'ambito di una "campagna concertata per cancellare la vita palestinese". "Stiamo assistendo a sempre più segnali del fatto che Israele stia portando avanti una campagna concertata per annientare la vita palestinese a Gaza", ha affermato in una dichiarazione l'ex Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay. "Gli attacchi di Israele alla vita educativa, culturale e religiosa del popolo palestinese danneggeranno le generazioni presenti e quelle future, ostacolando il loro diritto all'autodeterminazione", ha aggiunto.
Nel suo ultimo rapporto, la Commissione internazionale indipendente d'inchiesta sui territori palestinesi occupati, presieduta da Pillay, ha affermato che Israele ha distrutto oltre il 90 per cento degli edifici scolastici e universitari e più della metà di tutti i siti religiosi e culturali di Gaza. "Le forze israeliane hanno commesso crimini di guerra, tra cui attacchi diretti contro civili e uccisioni volontarie, nei loro attacchi contro strutture educative… Uccidendo civili che si erano rifugiati nelle scuole e nei luoghi religiosi, le forze di sicurezza israeliane hanno commesso il crimine contro l'umanità dello sterminio", ha affermato.
La Commissione ha documentato e indagato numerosi casi di incendi e demolizioni di strutture educative da parte delle forze israeliane, ritenendoli intenzionali e ingiustificati. Soldati israeliani hanno registrato e diffuso video in cui deridono i palestinesi e la loro istruzione, prima di distruggere scuole e università. La Commissione ritiene che tali atti dimostrino l’intento delle forze di sicurezza israeliane di distruggere queste strutture per limitare a lungo termine l’accesso all’istruzione dei palestinesi.
ONU: "In un solo caso Hamas ha usato una scuola a scopo militare"
La Commissione ha anche riscontrato "prove significative del fatto che le forze israeliane abbiano occupato e utilizzato strutture educative come basi militari o aree di stazionamento per operazioni belliche, incluso il caso in cui parte del campus di Al-Mughraqa dell’Università Al-Azhar è stato trasformato in una sinagoga per le truppe. La Commissione ha individuato un solo caso in cui anche il braccio militare di Hamas aveva utilizzato una scuola per scopi militari. Tale condotta viola il diritto internazionale umanitario consuetudinario, che impone alle parti in conflitto di distinguere tra obiettivi civili e militari".