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Guerra in Ucraina

A che punto è la guerra in Ucraina e perché per Zelensky l’avanzata russa è stata fermata

Il presidente ucraino Zelensky ha affermato in una intervista che “l’avanzata della Russia è stata fermata. La situazione militare è molto migliore rispetto agli ultimi tre mesi”. Ma potrebbe rapidamente cambiare senza l’invio di ulteriori aiuti da parte degli alleati.
A cura di Ida Artiaco
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Secondo il presidente ucraino Zelensky negli ultimi mesi la situazione sul campo di battaglia è migliorata e "l'avanzata della Russia è stata fermata". Lo ha dichiarato il numero uno di Kiev in un’intervista all’emittente francese Bfmtv, spiegando che "abbiamo avuto difficoltà a causa della mancanza di munizioni di artiglieria, del blocco aereo, delle armi russe a lungo raggio e dell’elevata densità di droni russi". Ma ora – ha aggiunto – "la situazione militare è molto migliore rispetto agli ultimi tre mesi, le forze di difesa stanno costruendo oltre 1.000 chilometri di fortificazioni".

Zelensky ha poi rassicurato i francesi sul fatto che "i vostri figli non moriranno in Ucraina. Finché l’Ucraina regge, l’esercito francese può restare sul territorio francese", sottolineando però che "se Putin riuscisse ad attaccare un altro paese della NATO, la situazione sarebbe molto diversa" e soprattutto potrebbe rapidamente cambiare senza l'invio di ulteriori forniture di armi.

Le parole del leader di Kiev arrivano solo pochi giorni dopo l'ennesimo appello agli alleati con richiesta di armi per una "fornitura illimitata e di ogni tipo" di munizioni che, secondo il ministro degli esteri Kuleba, andrebbero inviate subito perché ormai "la strategia di far arrivare gli aiuti all'Ucraina goccia a goccia non funziona più". Insomma, ottimismo sì ma con cautela.

E mentre sempre l'Ucraina ha convocato l'inviato del Vaticano dopo il discorso del Papa che ha invitato Kiev ad "alzare bandiera bianca", continuano gli scontri sul campo. Le forze ucraine hanno attacco nelle scorse ore il territorio russo con decine di droni, colpendo anche una raffineria a Nizhny Novgorod, a centinaia di chilometri dal confine. Una delle unità della raffineria, nella zona industriale di Kstov, ha preso fuoco, ha detto il governatore della regione, citato da Ria Novosti. Il ministero della Difesa ha fatto sapere che almeno 25 droni ucraini sono stati abbattuti in varie regioni, di cui due in quella di Mosca e uno in quella di San Pietroburgo. Non sono segnalate vittime.

La Russia da parte sua, ha fatto sapere tramite i servizi di sicurezza interni russi, Fsb, che a partire dal 10 marzo sono stati respinti diversi tentativi di varcare il confine da parte di formazioni ucraine nelle regioni di Belgorod e Kursk e che negli scontri sono stati eliminati "cento soldati nemici, sei carri armati, cannoni semoventi e 20 veicoli blindati". Secondo l'Fsb, citata da Ria Novosti, combattimenti sono ancora in corso.

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