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“Cene pazze” in Emilia Romagna: i consiglieri del M5S hanno speso più di quelli del PD

Dall’inchiesta emerge che i due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle hanno speso pro-capite 9 mila euro. I 24 del PD, pur raggiungendo una somma totale molto più alta, hanno invece speso circa 6mila euro a testa.
A cura di D. F.
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I consiglieri regionali in Emilia Romagna del Movimento 5 Stelle hanno speso in cene e pranzi più di quelli del PD. Questo è quello che emerge dall'inchiesta condotta dei pm Morena Plazzi e Antonella Scandellati sulle "spese pazze" sostenute dai consiglieri regionali dall'inizio della legislatura in corso. Per l'esattezza, come spiega Repubblica, sono stati sborsati 17mila euro in cene per ogni consigliere del Pdl, 13mila per i leghisti, 9mila per i 5Stelle e 6mila per quelli del PD. Tutti soldi spesi dai consiglieri in pranzi e cene, poi successivamente rimborsati dalla regione. Il totale è di oltre 500mila euro. In questa curiosa classifica il partito di Alfano e Berlusconi stravince. I 13 consiglieri regionali, infatti, hanno speso in totale 220mila euro: tra loro anche l'ex capogruppo Villani, successivamente coinvolto in un'altra inchiesta a Parma e quindi sospeso dal suo incarico: solo lui ha sborsato in pranzi e cene 43mila euro. Alle spalle del Pdl c'è la Lega, che ha speso in torale 53 mila euro. Poi, a sorpresa, il Movimento 5 Stelle: Andrea Defranceschi e Giovanni Favia (prima della sua epurazione dal partito) hanno speso in totale 18 mila euro (9 a testa). Si tratta di una somma molto più bassa di quella del PD, che ha speso 145mila euro: la spesa pro-capite dei 24 consiglieri democratici però è stata inferiore e pari a circa 6mila euro. Il più spendaccione era il capogruppo Marco Monari che, dal giugno 2010 al dicembre 2011, ha sborsato circa 30mila euro in pasti. Riportava qualche giorno fa Il Resto del Carlino: “C’era chi pasteggiava nel noto ristorante romano ‘Le ostriche’ al modico prezzo di 300 euro per due coperti. Oppure si spostava alla ‘Rosetta’, sempre nella capitale, e ne pagava addirittura 424. Per non parlare dei pasti nel famoso ‘Le Calandre’ dello chef Alajmo, nel Padovano, dove i conti erano nell’ordine di 340 euro (per due persone) o di 689 (per tre). Tutti pranzi o cene pagati con la carta di credito del capogruppo del Pd Marco Monari”. E' di ieri pomeriggio l'annuncio delle dimissioni dall'incarico del capogruppo Pd, Marco Monari.

Ricordiamo che l'inchiesta sugli sperperi di denaro pubblico riguarda tutti e 9 i capigruppo dei partiti politici presenti nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna, formalmente indagati dalla Procura di Bologna con l'accusa di peculato.

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