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Elisa Isoardi chiede di nuovo la scorta per chef Natale Giunta: “Riavrai la tranquillità che meriti”

La conduttrice de La Prova del Cuoco si schiera dalla parte dello chef siciliano, spesso ospite della trasmissione e suo amico. Dopo 6 anni sotto scorta per la denuncia di chi gli aveva chiesto il pizzo, gli è stata revocata la misura cautelare, ma lui continua a sentirsi minacciato. La conduttrice: “La tua integrità è un insegnamento per tutti noi”.
A cura di Andrea Parrella
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Da settimane Elisa Isoardi sta sostenendo la causa dello chef Natale Giunta, il cuoco da anni volto de La Prova del Cuoco, che dal 2012 al 2018 ha vissuto sotto scorta in seguito alla denuncia delle persone che gli avevano chiesto di pagare il pizzo. Scorta che gli è stata appunto revocata alcuni mesi fa, nonostante lui stesso abbia affermato di non sentirsi al sicuro.

Per questo motivo è scesa in campo anche Elisa Isoardi, che tenta di tenere alta l'attenzione sul tema scrivendo su Instagram un messaggio di solidarietà indirizzaro all'amico cuoco: "Forza Natale, vedrai che qualcuno se ne accorgerà e ti restituirà la tranquillità che meriti, la tua libertà è stata limitata solo per aver avuto il coraggio di denunciare. La tua integrità è un insegnamento per tutti noi". La conduttrice ha poi aggiunto: "Si chiede solo la possibilità di poter lavorare tranquillamente". Immediati i ringraziamenti di Giunta tra i commenti al post.

L'amicizia tra Elisa Isoardi e Natale Giunta

Quello tra Elisa Isoardi e lo chef Natale Giunta è un rapporto speciale. I due sono legati da un particolare affetto che valica il semplice ambito professionale. Alcune settimane fa lo chef sicialiano ha fatto una sorpresa alla conduttrice e amica, rivelando in diretta che si sarebbe sposato e invitando la conduttrice al suo matrimonio. Notizia che provocò le lacrime immediate della Isoardi.

La revoca della scorta allo chef antimafia

Lo chef siciliano Natale Giunta lotta da anni contro la mafia e il pizzo ed è divenuto un simbolo della legalità. Nel 2012 denunciò e fece arrestare chi gli chiedeva il pizzo e da allora è stato messo sotto scorta. Questa protezione però gli è stata revocata nel 2018 nonostante le minacce alla sua persona non si fossero mai del tutto esaurite. Giunta ha infatti ricevuto buste con proiettili e lettere minatorie e vive con la costante paura di essere colpito dalle persone che ha avuto il coraggio di denunciare.

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