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Elezioni a Napoli: Morcone accetta la candidatura del Pd, in lista 10 aspiranti sindaci

Dieci nomi per una sola poltrona, quella attualmente occupata da Rosa Russo Iervolino. Mentre il centrosinistra si divide tra Mario Morcone e Luigi De Magistris, il centrodestra e il terzo polo si spaccano su almeno quattro nomi diversi. Infine, arriva Beppe Grillo a sparigliare le carte col suo candidato Roberto Fico.
A cura di Alessio Viscardi
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L'ex-prefetto Mario Morcone, attualmente direttore dell'Agenzia nazionale per i beni confiscati alle mafie, dopo settimane di pressing da parte dei vertici del Pd partenopeo accetta la candidatura a sindaco di Napoli per le prossime elezioni comunali. Dopo il caos delle primarie di Napoli e le accuse di brogli elettorali nei confronti del vincitore Andrea Cozzolino, le pressioni sul magistrato Raffaele Cantone e la candidatura a sorpresa di Luigi De Magistris, il centrosinistra si presenta più diviso che mai alle urne. Ma il centrodestra non è da meno, per non parlare dei centristi. A conti fatti, potrebbero essere ben dieci gli aspiranti sindaci per il capoluogo campano. E dire che sembrava un ruolo rognoso che nessuno voleva ricoprire.

Mario Morcone ha dichiarato oggi di accettare la candidatura per il Partito Democratico “per amore della città”. Su di lui puntava il commissario Andrea Orlando, inviato dal segretario Bersani per mettere ordine dopo lo scandalo delle primarie e lo scisma nella coalizione di centrosinistra. Basti pensare che uno dei suoi pilastri, Sel, ha – per bocca del suo leader Nichi Vendola – dato pieno appoggio alla candidatura di Luigi De Magistris dopo la manifestazione di sabato scorso al cinema Modernissimo di Napoli. L'ex-magistrato non si presenta con l'Idv, ma con una lista civica per Napoli.

Se il centrosinistra è diviso su due nomi, il Pdl punta tutto sull'ex presidente di Confidustria Napoli: Gianni Lettieri, che sarebbe stato nominato direttamente dal presidente Berlusconi in accordo con il coordinatore campano del partito, Nicola Cosentino – su cui pende un mandato di arresto per associazione camorristica con il clan dei Casalesi. La candidatura ha fatto infuriare Clemente Mastella, artefice della caduta del Governo Prodi nel 2008 dopo essere stato convinto dal Presidente del Consiglio a passare nel centrodestra. L'ex-ministro della Giustizia si è auto-candidato a diventare sindaco di Napoli, nella lista dei Popolari-Udeur.

Udc, Api e Mpa presentano come candidato Raimondo Pasquino, ex-rettore dell'Università di Salerno, molto vicino a Ciriaco De Mita. Ma il Terzo Polo non converge sul suo nome e Fli propone l'europarlamentare Enzo Rivellini per la poltrona attualmente occupata – dopo un tentativo fallito si scioglimento del Consiglio Comunale di Napoli – da Rosa Russo Iervolino.

Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle ripropongono il nome di Roberto Fico, già candidato alle scorse elezioni regionali del 2010. Altro borderline è Raffaele di Monda, avvocato dell'associazione Pin (Programma Innovazione Napoli). Infine, il vincitore delle primarie del Pd, Andrea Cozzolino, sembrerebbe seriamente intenzionato a partecipare alla competizione con una propria lista indipendente dal partito. Stessa cosa vorrebbe fare il suo più acerrimo avversario, Umberto Ranieri. E siamo a dieci nomi, ci vorranno schede elettorali molto grandi per contenerli tutti.

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