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Spread mai così basso dal 2011, effetto Draghi sui mercati finanziari

Dopo le dichiarazioni del Presidente della Banca Centrale Europea sui prossimi interventi, spread tra Btp e Bund ai minimi e borse in rialzo.
A cura di A. P.
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Lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi continua a scendere dopo la chiusura a 166 punti di ieri sera, e questa mattina ha toccato quota 160 punti, un dato così basso non si registrava dal giugno del 2011. Contemporaneamente scende anche il rendimento dei nostri titoli di stato decennali che dopo aver chiuso ieri sera al 3,26%, questa mattina è al 3,23%, ai minimi dal 2005. A pesare su questi dati oltre ad una situazione di maggiore tranquillità dei mercati sul fronte del rischio default, sono soprattutto le mosse della Banca Centrale Europea e le parole del Presidente Mario Draghi. Ad innescare questa discesa dello spread, infatti, sono state ieri le parole dell'ex Governatore di Bankitalia che ha annunciato da parte della Bce possibili operazioni non convenzionali (quantitative easing) per stimolare l’economia dell’Eurozona. In sostanza è bastato che Draghi annunciasse che nel board della Bce si è parlato di acquisto di bond per immettere liquidità sul mercato come avviene con la Fed americana perché gli investitori reagissero come se ciò stesse già accadendo.

Nuova fase – Dopo l'intervento di Mario Draghi, infatti ,anche lo spread tra Bonos spagnoli e Bund tedeschi è sceso a quota 158 punti base con un rendimento dei titoli spagnoli pari al 3,19 per cento.  Anche le borse europee hanno risentito dell'intervento della Bce e questa mattina hanno avviato tutte in rialzo in attesa della comunicazione dei dati dell’occupazione Usa a marzo. Come spiegano gli esperti "mentre a giugno 2011 iniziava una fase di aumento dello spread oggi ci troviamo in un momento completamente opposto. Sembra infatti abbastanza risolta la questione del rischio di credito mentre gli occhi del mercato sono rivolti alle mosse della Bce sulla questione deflazione".

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