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Perché la bolletta elettrica degli italiani aumenterà del 40% da ottobre

A partire da ottobre si prevede un aumento del 40% del costo delle bollette dell’energia elettrica a causa del rialzo dei prezzi delle materie prime. Il ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si è detto preoccupato per le categorie più vulnerabili e “soprattutto per quelli con un reddito medio-basso che faticano ulteriormente per pagare dei beni primari come l’elettricità in casa”.
A cura di Giuseppe Pastore
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L'autunno porterà agli italiani un netto rincaro nella bolletta dell'energia elettrica, che aumenterà del 40%. A confermare quanto già si temeva è stato il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante un convegno organizzato a Genova dalla Cgil. "Lo scorso trimestre – ha ricordato – la bolletta è aumentata del 20% e nel prossimo aumenterà del 40%". Saranno tre mesi critici per le tasche dei consumatori che hanno già affrontato un aumento a luglio, ma "queste cose vanno dette – ha aggiunto Cingolani – perché abbiamo il dovere di affrontarle". Al momento non si tratterebbe di un dato consolidato, ma di una previsione che potrebbe interessare anche la bolletta del gas e che sembra essere molto attendibile, visto che il primo ottobre ci sarà la revisione trimestrale delle tariffe.

Perché la bolletta elettrica aumenterà del 40%

Alla base della stangata che attende gli italiani c'è il prezzo del gas che aumenta a livello internazionale ormai da mesi, ma a crescere è anche "il prezzo della CO2 prodotta", ha spiegato Cingolani. In buona sostanza è un effetto domino contro cui il governo valuta di mettere in campo delle misure cuscinetto. L'aumento del prezzo delle materie prime e, in particolar modo, del gas naturale è partito subito dopo la ripresa economica successiva al lockdown, parallelamente ad un aumento vertiginoso e sproporzionato in alcuni paesi della domanda rispetto all'offerta. La Cina, ad esempio, è tra i paesi asiatici ad aver aumentato significativamente la richiesta di gas causando un rincaro dei prezzi a livello internazionale. Tutto questo si ripercuote, inevitabilmente, sulle tasche dei consumatori e sulle loro bollette, come già accaduto lo scorso trimestre.

Cingolani preoccupato per le categorie vulnerabili 

"La transizione ecologica non può essere fatta a spese delle categorie vulnerabili”, ha osservato il ministro Cingolani durante il suo intervento. Il titolare della Transizione ecologica ha spiegato come l'eccessivo aumento del costo dell'energia abbia effetti diretti sulla vita dei cittadini "soprattutto – ha sottolineato – per quelli con un reddito medio-basso che faticano ulteriormente per pagare dei beni primari come l'elettricità in casa". Sono valutazioni che Cingolani ritiene importanti quanto quelle sulla transizione ecologica e per questo, ha aggiunto: "Farò di tutto perché le due cose non vengano mai scisse", perché "dobbiamo ricordarci che c'è una transizione sociale che deve andare di pari passo a quella ecologica".

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