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Manovra, il congedo parentale per i papà sale da 7 a 10 giorni

Un emendamento alla manovra, approvato in commissione Bilancio alla Camera, innalza da 7 a 10 i giorni di congedo parentale obbligatorio per i papà. Il provvedimento è in discussione a Montecitorio: andiamo a vedere quali sono le principali novità introdotte nella legge di Bilancio nelle ultime ore.
A cura di Stefano Rizzuti
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Sale da 7 a 10 giorni il congedo parentale obbligatorio per i papà. Un emendamento alla legge di Bilancio, approvato in commissione alla Camera, prevede quindi l’innalzamento di tre giorni dell’obbligo del congedo di paternità per il 2021. Nella prima versione della manovra i giorni di congedo erano 7. La proposta di modifica rientra nel pacchetto di quelle riformulate e ora approvate in commissione Bilancio a Montecitorio. Lo stanziamento per la misura passa da 106,1 a 151,6 milioni di euro per il prossimo anno.

L’esame della manovra in commissione è proseguito nel pomeriggio e andrà avanti per tutta la serata e anche in notturna. Approvato anche un emendamento che finanzia con un miliardo di euro, per il 2021, lo stop al pagamento dei contributi previdenziali per le partite Iva, ma solo in caso di fatturato inferiore ai due terzi di quello del 2019. Altra novità introdotta è la riduzione dell’Iva al 10% per il cibo da asporto. Sospesa, invece, l’Imu per il 2021 per i settori del turismo e dello spettacolo: saranno esenti dal pagamento discoteche, fiere, stabilimenti balneari, agriturismi, villaggi turistici, affittacamere per brevi soggiorno, bed & breakfast.

Arriva un bonus fino al 40% della spesa per l’acquisto di un’auto elettrica, entro il 2021, ma solamente in caso di Isee inferiore a 30mila euro e per un costo del veicolo non superiore a 30mila euro. Via libera della commissione anche al fondo speciale di 160 milioni di euro per lo sviluppo socioeconomico di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, territori colpiti dal terremoto del centro Italia nel 2016. Spunta poi un altro bonus, in questo caso non ancora approvato. È già stato ribattezzato come bonus per gli chef: consisterebbe in un sostegno al settore della ristorazione attraverso un credito d’imposta – fino al 40% – per le spese sostenute tra il primo gennaio e il 30 giugno 2021 dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti per l’acquisto di macchinari e attrezzature professionali e anche per i corsi di aggiornamento. Il limite massimo del credito d’imposta dovrebbe essere di 6mila euro e in totale per il 2021 viene stanziato 1 milione di euro.

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