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La presidente della Bce dice che le banche europee sono solide: “Ma se necessario daremo liquidità”

Dopo il crac della Silicon Valley Bank e la crisi di Credit Suisse, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, è arrivata in audizione al Parlamento europeo per tranquillizzare sulla situazione in Ue.
A cura di Annalisa Girardi
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Le banche dell'Unione europea sono solide, ma la Bce è comunque sempre pronta a intervenire se fosse necessario e ha tutti gli strumenti per reagire a una potenziale crisi del sistema finanziario. È il succo dell'intervento della presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, oggi in audizione davanti al Parlamento Ue sulla situazione dopo il crac della Silicon Valley Bank e la crisi di Credit Suisse. La preoccupazione che si è diffusa tra i Paesi dell'Ue, infatti, è che il terremoto che si è generato arrivi a travolgere anche le varie banche nazionali. Ma Lagarde ha assicurato: "Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi del mercato e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'area dell'euro. Il settore bancario dell'area dell'euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità".

La presidente della Bce ha comunque spiegato che a Francoforte c'è tutto il necessario, nel caso, per "fornire sostegno di liquidità al sistema finanziario dell'area euro". Commentando poi le ultime notizie sull'acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs, Lagarde ha detto: "Accolgo con favore l'azione rapida e le decisioni prese dalle autorità svizzere. Tali azioni sono state funzionali al ripristino di ordinate condizioni di mercato e alla stabilità finanziaria".

Lagarde ha comunque ammesso che "le tensioni finanziarie chiaramente avranno un impatto", ma che "non sappiamo" quanto questo sarà forte e "in che termini avverrà". Potrebbe esserci un "radicamento delle tensioni finanziarie" e una conseguente "ulteriore restrizione" delle condizioni di credito, ha ipotizzato la presidente della Bce. Per poi precisare: "Le tensioni finanziarie potrebbero accentuare queste tendenze a prescindere dalla solidità del settore bancario e questo è uno degli elementi di cui dovremo tenere conto quando saremo chiamati ad adottare la prossima decisione di politica monetaria".

In altre parole, quanto sta accadendo influenzerà le prossime decisioni dei banchieri centrali in materia di tassi:
"Le tensioni sulla stabilità finanziaria potrebbero avere un impatto sulla domanda e potrebbero effettivamente svolgere parte del lavoro che altrimenti sarebbe svolto dalla politica monetaria e dai rialzi dei tassi d'interesse", ha concluso Lagarde.

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