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La Bce taglia i tassi di interesse allo 0,5%, il minimo storico

La decisione è arrivata dopo la riunione mensile di politica monetaria. L’ultimo taglio era stato effettuato nel luglio 2012.
A cura di Antonio Palma
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Dopo mesi in cui la Banca Centrale europea ha cercato di resistere lasciando invariati i tassi di interesse dell'area euro, oggi da Francoforte arriva la decisione di rompere la linea e tagliare di un quarto di punto la percentuale che scende dallo 0,75% allo 0,5%. La mossa dell'Eurotower, molto attesa dai mercati, è arrivata al termine della riunione del consiglio mensile di politica monetaria dell'Istituto centrale europeo che si è svolta a Bratislava, in Slovacchia. La misura, decisa a seguito del peggioramento del quadro economico di tutta l'area euro, anche se in linea con le attese prevalenti non era scontata visto che l'ultimo intervento sui tassi di interesse da parte della Bce era stato effettuato nel luglio del 2012. Il nuovo intervento su tassi serve a dare una scossa all'economia europea anella speranza di rilanciare gli investimenti e la crescita. In questo modo infatti il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento a favore delle banche commerciali scende al nuovo minimo storico. Nella stessa riunione la Bce inoltre ha deciso di ridurre, questa volta di 50 punti base, anche il tasso sui prestiti marginali che si porta così all'1%, mentre il tasso sui depositi che la Bce custodisce per conto delle banche è stato mantenuto a zero.

Draghi "Ora bisogna rilanciare il credito" –  Nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo, il Presidente della Bce Mario Draghi ha ribadito che l'Istituto oggi ha preso diverse nuove decisioni per facilitare l'approvvigionamento di liquidità e credito all'economia reale. Draghi infatti ha ribadito che la priorità ora è quella di puntare sulla crescita facendo ripartire l'economia. Le condizioni del credito nell'Eurozona "restano strette e le banche hanno registrato un aumento della percezione del rischio" ha ammesso il Presidente Bce per questo ha aggiunto "è essenziale che la frammentazione del sistema del credito si riduca ulteriormente anche con una rapida approvazione del meccanismo di supervisione bancaria unico e del meccanismo di risoluzione bancaria unico". Draghi, ricordando che la Bce è pronta ad agire se necessario anche in futuro, ha inoltre avvertito che l'austerity ha dato risultati sul fronte dei conti pubblici, ma che ora è fondamentale tagliare le spese per puntare sulla crescita. Il taglio dei tassi "dovrebbe sostenere la ripresa più in là" nel corso dell'anno ha spiegato Draghi visto che le previsioni economiche restano quella già indicate ovvero di una "graduale ripresa" solo nella seconda parte del 2013.

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