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La Bce dice che il peggio è passato sui tassi d’interesse, cosa vuol dire per i mutui

La presidente della Bce Christine Lagarde ha detto che molto probabilmente “siamo ai livello più alto” dei tassi d’interesse, che “non dovrebbero continuare ad aumentare”. Per vedere un ribasso, però, potrebbero servire diversi mesi. Ecco cosa significa concretamente per chi ha un mutuo a tasso variabile.
A cura di Luca Pons
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"Siamo al livello più alto e i tassi, molto probabilmente, salvo shock supplementari o dati completamente imprevedibili, non dovrebbero continuare ad aumentare". Christine Lagarde, presidente della Bce, ha confermato così in un'intervista a France 2 Tv che la Banca centrale europea non ha intenzione di alzare ancora i tassi d'interesse. Una notizia positiva per molti, considerando che i tassi sono stati alzati quasi costantemente nell'ultimo anno e mezzo. Oggi il tasso di rifinanziamento principale (quello preso come ‘riferimento' dalle banche nazionali) è al 4,5%, quello di rifinanziamento marginale al 4,75% e quello sui depositi presso la Banca centrale al 4%.

Non si parla ancora, però, di tornare a tagliare questi tassi. "Se vinciamo la battaglia contro l'inflazione, vale a dire se abbiamo la certezza che l'inflazione sarà effettivamente al 2%, allora i tassi cominceranno a scendere", ha detto Lagarde. Ma per il momento "non posso darvi una data", ha aggiunto. Oggi si prevede che l'inflazione, che misura l'aumento dei prezzi, resterà tra il 2,5% e il 3% nel corso del 2024. Solo nel 2025 dovrebbe effettivamente tornare attorno al 2%. Per avere una conferma di queste stime però bisognerà aspettare i primi dati sul 2024. Insomma, sembra improbabile che la Bce inizierà ad abbassare i tassi d'interesse prima di aprile-maggio.

Cosa significa questo per chi ha un mutuo in banca? Come sempre, chi ha già un mutuo a tasso fisso non vedrà differenze. Le rate sono già state stabilite nel momento in cui il mutuo è stato acceso, e per questo non dipendono dai nuovi tassi d'interesse decisi dalla banca o dalla Bce. Chi invece ha un mutuo a tasso variabile, o deve chiedere un nuovo prestito, probabilmente vedrà cifre piuttosto alte ancora per diversi mesi. Anche per questo è utile sapere quali bonus sono a disposizione nel 2024 per chi ha intenzione di chiedere un mutuo.

Da quando la Bce prende la sua decisione sui tassi d'interesse, le singole banche possono metterci un po' di tempo ad adattarsi. Lo dimostra ad esempio il fatto che da ottobre 2023 la Banca centrale ha smesso di aumentarli, ma a novembre i tassi d'interesse dei mutui in Italia erano i più alti dal 2008, come ha fatto sapere di recente la Banca d'Italia. Anche quando i tagli arriveranno, quindi, il calo delle rate dei mutui non sarà immediato.

A decidere i tassi offerti dalle singole banche, poi, non è solo la Bce ma anche le decisioni commerciali di ciascun istituto di credito. Insomma, non ci si può basare unicamente sulla Banca centrale europea per sapere cosa deciderà la propria banca riguardo ai tassi d'interesse e alle rate dei mutui, ma è un buon punto di riferimento iniziale. E per i prossimi mesi la linea della Bce è che non ci saranno aumenti, ma nemmeno riduzioni.

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