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La Banca Centrale Europea taglia gli aiuti alla Grecia. Crolla la borsa: -6%

La BCE taglia gli aiuti alle banche greche. Dietro questa scelta la pressione del Governo che tedesco che non ha gradito le mosse del neoeletto Premier Tspiras.
A cura di Redazione
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Nessuna deroga. E' quanto ha stabilito la Banca Centrale Europea a margine del consiglio direttivo conclusosi in serata. La nota diramata dall'organo comunitario afferma che "al momento non è possibile presumere una conclusione positiva del processo di revisione del programma". In altri termini il gruppo dei banchieri europei ha deciso di fermare qualsiasi sostegno alle banche greche che potevano chiedere liquidità in cambio di titoli di stato. La deroga permetta ai buoni del tesoro ellenici di essere usati per le operazioni di politica monetaria sebbene il "rating" della Grecia non fosse a livello "investimento" ma "speculazione".

Una decisione presa a seguito dell'incontro di stamane tra il presidente della BCE Mario Draghi e il neo ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis. Una scelta ancor più inverosimile dopo che, proprio stamane, il Ministro aveva chieso un sostegno alla BCE convinto che "entro sei mesi" la Grecia sarebbe potuta uscire dalla crisi.

Quella deroga subordinata alla Troika

La presenza della Grecia all'interno del programma di risanamento è sempre stata subordinata al rispetto della tabella di marcia stabilita dalla Troika. Programma di risanamento in scadenza il 28 febbraio e che ora vedrà il neoeletto Tspiras dover fronteggiare la crisi ellenica senza il sostegno dell'UE. Secondo quanto riferisce la Reuters, dietro questa scelta c'è la longa manus della Germania che vuole che il governo Greco ritorni sui suoi passi rispetto gli annunci post vittoria elettorale. Sibilino il commento della Cancelliera Merkel "È ora che la Grecia dica quali sono le sue proposte concrete" e aggiunge "La Grecia al momento è sottoposta a un programma, che è stato prolungato fino a fine febbraio. Siamo lieti per questi primi incontri, aspettiamo le proposte e poi possiamo parlare".

Dal canto suo il primo ministro Tsipras ha fatto sapere di "aver bisogno di tempo per negoziare senza ultimatum". Il suo intento sarebbe quello di preparare con Ue e Germania un piano quadriennale di rilancio dell’economia reale, tipo "piano Marshall, con misure radicali in grado anche di combattere la corruzione, attaccare l’evasione fiscale e rendere efficace l’apparato pubblico".

La decisione della BCE ha avuto conseguenze sui mercati azionari: l’indice Ftse Mib registra infatti un ribasso dell’1,5%, in linea con gli altri listini del Vecchio Continente, mentre Atene crolla del 6%. Sale l'attesa per il vertice tra il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis e quello tedesco, Wolfgang Schäuble.

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