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Federalberghi: +0,9 di italiani andrà in vacanza, ma diminuiscono i viaggi all’estero

Bernabò Bocca, presidente dell’associazione: “Il turismo estivo in Italia potrebbe aver raggiunto il ‘punto di frenata della crisi, conteggiando un lieve incremento tra arrivi e pernottamenti di italiani e stranieri, sia alberghieri sia extralberghieri, pur mostrando ancora un calo di fatturato dovuto ai prezzi più bassi ed una flessione dei lavoratori”.
A cura di D. F.
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Tregua dal forte caldo in tutta Italia, ad eccezione di alcune città del Centrosud dove il termometro non è sceso al di sotto dei 32 gradi. Ma il prossimo weekend sarà di nuovo afoso, Caligola resterà al Sud fino al 25 agosto.

Secondo un dossier di Federalberghi il numero di italiani che andranno in vacanza quest'anno è lievemente superiore al 2012: per la precisione dello 0,9%. Da giugno a settembre, si concederanno almeno un giorno di soggiorno fuori casa 27 milioni di persone, pari al 45,1% della popolazione. Oltre 30 milioni di italiani, invece, sono rimasti o rimarranno a casa, nel 54% dei casi per motivi economici (contro il 52% del 2012). La ricerca rivela che la durata della vacanza sarà mediamente di 11 notti, come nel 2012, e che l'87% di chi si concederà qualche giorno fuori casa rimarrà comunque in Italia: il dato è in netto aumento rispetto allo scorso anno, quando furono il 77%.

Il giro d'affari – tuttavia – è in calo e si attesta sui 14,9 miliardi di euro, rispetto ai 15,3 del 2012.Per quanto riguarda la clientela straniera, dai dati dell'Osservatorio Federalberghi emerge un incremento tendenziale del 3%, mentre si conferma purtroppo la tendenza ad un calo dell'occupazione di circa il 5%. "Il turismo estivo in Italia potrebbe aver raggiunto il ‘punto di frenata della crisi, conteggiando un lieve incremento tra arrivi e pernottamenti di italiani e stranieri, sia alberghieri sia extralberghieri, pur mostrando ancora un calo di fatturato dovuto ai prezzi più bassi ed una flessione dei lavoratori", commenta il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "Certo, – avverte Bocca – questo dato leggermente positivo non può farci gridare al miracolo. A questo punto, però, il governo ci deve sostenere".

Tuttavia i dati di Assoturismo – associazione legata a Confesercenti – è molto diverso. Secondo l'organizzazione, infatti,le vacanze degli italiani, nell'estate 2013, sono caratterizzate da tagli seri ai budget destinati ai viaggi (con cali medi del 25%). E in aggiunta si registra la ‘fuga' dei turisti stranieri verso le più abbordabili Grecia o Turchia. Così a lamentare fatturati in calo non sono soltanto alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari (con flessione che vanno dall'8 al 10%), ma anche le agenzie di viaggio che vedono crolli del giro di affari fino a -30%.

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