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Fca-Peugeot, si tratta per la fusione: colosso dell’auto da 50 miliardi di dollari

I due gruppi starebbero trattando per privare una fusione alla pari. L’indiscrezione arriva dal Wall Street Journal secondo il quale la proposta nelle prossime ore sarebbe al vaglio di un consiglio di amministrazione straordinario dei francesi,convocato appositamente a Parigi. La mossa farebbe seguito al naufragio della precedente trattativa di fusione tra la stessa Fiat Chrysler e l’altro gruppo francese Renault.
A cura di Antonio Palma
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Fiat Chrysler e il gruppo francese Psa, che possiede i marchi Peugeot e Citroen, stanno trattando per arrivare a una possibile fusione dei due gruppi automobilistici che se portata avanzati potrebbe dare vita a un vero e proprio colosso dell'auto da 50 miliardi di dollari, il terzo al mondo. L’indiscrezione arriva dal Wall Street Journal secondo il quale la proposta è valutata seriamente dal marchio francese che include anche brand come DS e Opel. La proposta di nozze tra le due case infatti nelle prossime ore sarebbe al vaglio di un consiglio di amministrazione straordinario dei francesi, convocato appositamente a Parigi per valutare l'unione con la casa automobilistica italo-americana. Secondo la testa economica che cita fonti ben informate all'interno dei due gruppi, la proposta sarebbe quella di un fusione alla pari con il ceo di Peugeot, Carlos Tavares, che assumerebbe il ruolo di amministratore delegato della nuova società, mentre John Elkann ne prenderebbe la presidenza.

Proprio il presidente di Fca, John Elkann, sarebbe arrivato a Parigi già da alcuni giorni per seguire da vicino la trattativa insieme all'amministratore delegato di Fca Micheal Manley che lo avrebbe raggiunto in settimana. La notizia al momento non è stata confermata ufficialmente ma la trattativa sarebbe ancora in una fase preliminare e comunque non è stata nemmeno smentita dai due diretti interessati. La mossa farebbe seguito al naufragio della precedente trattativa di fusione tra la stessa Fiat  Chrysler e l'altro gruppo francese Renault. Una trattativa che si era arenata per questioni politiche dopo il no del governo francese. Un passaggio che però sarebbe obbligato anche in questa occasione visto che il governo è primo azionista del gruppo al pari della famiglia Peugeot e dei cinesi di Dongfeng.

In realtà non è la prima volta che si parla di una fusione tra i due gruppi, che tra l'altro vantano una solida collaborazione ultra decennale in alcuni settori specifici, ma ora pare ci siano le basi per arrivare a una conclusione. Secondo il quotidiana economico la trattativa sarebbe ancora in un fase molto fluida e non è detto che l'accordo possa prevedere per ora sono una maggiore integrazione su piattaforme e mercati in vista di un futura fusone piena.

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