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Dieta: boom per i “primi pronti” e i prodotti “salutisti”

I “primi piatti pronti” fanno registrare risultati ai livelli del gennaio 2013. Trend opposto per i cibi preparati in casa.
A cura di D. F.
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Come cambiano le abitudini alimentari degli italiani? Secondo una rilevazione di Nielsen per Osserva Italia i "primi piatti pronti" stanno recuperando il terreno perso negli ultimi due anni  per riposizionarsi ai livelli del gennaio 2013. Lo studio, condotto per Osserva Italia, spiega come il punto più basso sia stato toccato nel febbraio 2014 e come da allora vi sia stato un progresso di 6 punti percentuali. Se cresce il mercato dei "primi pronti" fa segnare una dinamica opposta quello dei "preparati in casa" che, dopo aver ottenuto un importante successo tre anni fa, sta arretrando con regolarità. L’unico sotto-paniere che sta soffrendo di più è la Prima colazione il cui crollo non conosce pause.

I cibi preferiti durante il primo pasto della giornata stanno perdendo ben il 7% delle vendite dall’inizio della rilevazione e questo è un enorme problema per la rete della grande distribuzione organizzata, dal momento che sono la categoria merceologica più importante (5,3 miliardi di euro al mese). Un altro paniere che viaggia, seppur lievemente, sotto i valori del gennaio 2013 è il Fuori pasto/autogratificazione che a dicembre ha fatto registrare un andamento invariato.

A far registrare buoni risultati nel dicembre del 2015 è il settore salutistico, che potrebbe presto arrivare a raddoppiare il fatturato rispetto all’inizio delle rilevazioni. È stato comunque un periodo fecondo anche ai Secondi pronti, all’Easy food, all’Happy hour in casa, al Gourmet e al Benessere.

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