Bonus bebè, ancora niente assegni: manca il decreto attuativo, caos Isee

Sarebbe dovuto essere l’incentivo principale di questo 2015 per tutte le nuove coppie. Ma il bonus bebé da 80 euro del Governo Renzi per adesso resta solo sulla carta. Per ogni figlio nato tra il 1 gennaio 2015 ed il 31 dicembre 2017, La Legge di Stabilità ( L. 23.12.2014, n. 190) dovrebbe riconoscere, a chi rientra nei dettami dell'articolo 1, un assegno mensile che porterà maggiori introiti nelle casse delle famiglie richiedenti. Unico requisito per usufruire dell'assegno, un reddito non superiore ai 25mila euro annui. Ma al momento nessuno dei 50 mila bambini già nati in Italia dall'inizio dell’anno a oggi, ha potuto finora incassare l'aiuto promesso dall’esecutivo. Due i motivi dello stallo: la mancata promulgazione dei decreti attuativi, attesi entro gennaio ma non ancora varati dal Governo, e le criticità nell'utilizzo del nuovo Isee, l'indicatore di situazione economica equivalente richiesto come parametro per l'ammissione delle famiglie al beneficio, e per il quale anche gli studenti universitari stanno riscontrando problemi in merito al pagamento delle tasse.
Bonus bebé al palo
In tutto ad avere accesso al bonus potrebbero essere 330 mila bambini su un totale di 500 mila che in media nascono nel nostro Paese ogni anno, secondo quanto stimato dal governo. Va detto che il bonus raddoppia a 160 euro per i genitori che non sforano il tetto dei 7mila euro. Per coprire il bonus bebè, il Governo stima di spendere 202 milioni di euro per il 2015, 607 per l'anno prossimo, 1 miliardo per il 2017 e il 2018, 607 milioni per il 2019 e 2002 per il 2020. Ma la norma che doveva rendere esecutivi gli 80 euro per le neo-mamme non è stata varata nei tempi previsti dai ministeri del Lavoro e delle politiche sociali, della Salute e dell'Economia. A complicare le cose c’è anche il debutto del nuovo Isee. Le convenzioni con i Caf stanno partendo a rilento e i dati da specificare (compresa la giacenza media del conto corrente, un dato che le banche non sono ancora capaci di esprimere) sono più numerosi.