59 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Arrivano le nuove regole per la Tari: come cambia la tariffa dei rifiuti nel 2020

L’Arera, l’Autorità di regolazione dell’energia e dell’ambiente, ha stabilito le nuove regole riguardanti la Tari: i comuni dovranno quindi applicare questo sistema nell’individuazione delle tariffe da far pagare ai cittadini. Le tariffe dovranno essere rapportate ai servizi offerti e non potranno esserci aumenti se non in caso di miglioramenti dei servizi.
A cura di Stefano Rizzuti
59 CONDIVISIONI
Immagine

La Tari, la tariffa sui rifiuti che tutti gli italiani pagano, cambierà. E, in particolare, è il metodo tariffario che subirà modifiche sulla base del servizio integrato di gestione dei rifiuti varato dall’Autorità di regolazione dell’energia e dell’ambiente. La stessa Arera ha stabilito anche gli obblighi di trasparenza che vanno rispettati in difesa degli utenti. A variare sarà il sistema con cui vengono stabilite le tariffe da parte dei singoli comuni: ogni eventuale variazione, in futuro, dovrà essere giustificata da un corrispondente miglioramento di qualità del servizio o dall’attivazione di nuovi servizi per i cittadini. Aumentare l’aliquota da pagare per la Tari, dunque, diventerà più difficile per i comuni.

Le nuove regole si basano su alcuni criteri riguardanti differenti aspetti a cui viene ricondotto il pagamento della Tari: lo spazzamento e il lavaggio delle strade, la raccolta e il trasporto, il trattamento e il recupero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti urbani, la gestione delle tariffe e i rapporti con gli utenti. Sulla base di tutti questi elementi offerti all’utente ci deve essere una coerenza tra il costo e la qualità del servizio, che passerà appunto per il vaglio dell’Autorità.

Tari, le nuove regole stabilite da Arera

Con la legge di Bilancio del 2018 è stata affidata ad Arera, infatti, la responsabilità di regolare il settore dei rifiuti, come già avviene per il mercato della luce e del gas. Ora, sulla base delle regole stilate, i consigli comunali dovranno emettere, entro l’anno, i provvedimenti relativi alla tariffa stabilita sulla base del metodo stilato da Arera per omogeneizzare le tariffe in tutta Italia. L’Autorità punta quindi a incentivare il miglioramento dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, garantendo trasparenza per gli utenti.

Le nuove regole sono state definite dopo una consultazione che ha coinvolto gli attori del settore e portano a identificare i corrispettivi Tari da applicare agli utenti nel 2020-2021, oltre che gli obblighi di comunicazione. L’obiettivo è quello di arrivare a un quadro di regole comune e condiviso a disposizione dei gestori e dei comuni. Spetterà ai gestori attivare gli strumenti necessari per rendere accessibili e comprensibili i documenti e le informazioni agli utenti.

I limiti alla Tari e l'omogeneità nazionale

Il nuovo metodo prevede limiti alle tariffe e quattro diversi schemi che gli enti locali possono adottare in relazione alle varie fasi sui servizi offerti agli utenti. Stefano Besseghini, presidente di Arera, spiega che si vuole arrivare a un sistema più efficiente, contrastando “le zone d’ombra: dobbiamo arrivare ad avere le stesse regole per tutti i cittadini, trasparenza dei flussi economici e delle competenze, riduzione drastica dell’evasione che – oltre a creare disparità tra i consumatori – toglie risorse indispensabili al ciclo dei rifiuti. I rifiuti non sono l’emergenza di un particolare comune o di una regione, ma un sistema da integrare e gestire in modo organico in tutto il Paese”.

59 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views