Allarme Corte dei Conti: “Da corruzione effetti devastanti sulla crescita”

“Crisi economica e corruzione procedono di pari passo, in un circolo vizioso, nel quale l'una è causa ed effetto dell'altra”: è Raffaele Squitieri, presidente della Corte dei Conti, a pronunciare parole dure durante il suo intervento all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Un duro monito sulle conseguenze che corruzione e malaffare hanno sulla crescita italiana. L'illegalità, ha detto Squitieri alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha “effetti devastanti” sull'attività di impresa e quindi sulla crescita. In questo quadro, è l'allarme lanciato dalla Corte dei Conti, “il pericolo più serio per la collettività è una rassegnata assuefazione al malaffare, visto come un male senza rimedi”. “Non possiamo permettere che questo accada”, ha detto ancora il presidente della Corte dei Conti rivolgendosi a Mattarella. La crisi e il ripetersi di fenomeni di mala gestio e corruzione “che pensavamo di aver lasciato alle spalle”, ha continuato il presidente della Corte dei Conti, “rischiano di incrinare, oggi, non solo il rapporto tra cittadini e classe dirigente del paese, ma la stessa speranza di poter trarre dall'azione pubblica nuovo impulso per il ritorno su livelli di crescita soddisfacenti”. Pertanto per Squitieri è “prioritario riorganizzare le strutture dello Stato, puntando a che queste rispondano con rapidità e trasparenza ai bisogni del cittadino”.
Raffaele Squitieri è intervenuto anche sulla situazione economica dicendo che il Paese sta attraversando un “quadro di estrema fragilità e di perdurante sfiducia degli operatori”. Ma, ha aggiunto, “si sono venuti ad innestare negli ultimi tempi elementi di novità di grande rilievo”. Squitieri ha parlato in particolare di “quattro fattori che operano in direzione di una consistente modifica dello scenario di riferimento”: la caduta del prezzo del petrolio, il deprezzamento dell'euro, la maggiore flessibilità annunciata dalla Commissione europea sui conti pubblici e il quantitative easing della Bce.