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Air Italy in profondo rosso: c’è il rischio liquidazione. Cosa sta succedendo

L’ex Meridiana, ora controllata dall’Aga Khan che nel capitale ha anche Qatar Airways al 49%, ha chiuso in pesante perdita l’esercizio 2019, un buco che secondo le indiscrezioni potrebbe essere di 200 milioni di euro, e domani ha convocato i soci per un’assemblea che, sulla carta, potrebbe avere anche l’ipotesi dell’arrivo dei commissari.
A cura di Biagio Chiariello
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Air Italy, la ex Meridiana di cui Qatar Airways controlla il 49 per cento, sarebbe a un passo dalla liquidazione, stando ad indiscrezioni circolate in serata. Il destino della compagnia controllata dall’Aga Khan, ha chiuso con un pesantissimo rosso l’esercizio 2019 (si parla di 200 milioni di euro), potrebbe essere segnato dall’assemblea dei soci convocata martedì a Milano, data anticipata dalla precedente convocazione prevista per il 18 febbraio. A quanto scrive il Corriere la difficoltà principale starebbe nella eventuale ricapitalizzazione della compagnia. L’Aga Khan non parrebbe intenzionata a immettere ulteriore liquidità, mentre Qatar Airways che avrebbe in teoria i mezzi per sostenere la società, non può salire oltre il 49% di Air Italy /(che oggi conta 1.200 dipendenti), pena la perdita del vettore dell’Unione Europea. Il vettore ha bisogno di un piano di rilancio — e soldi — per soddisfare anche le richieste dell’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione civile, che vigila da giorni.

Cosa è successo ad Air Italy

Eppure sono passati appena due anni dall’entrata di Akbar Al Baker, padre-padrone di Qatar Airways, che dopo diversi anni di perdite, ha provato a voltare pagina aprendo il capitale agli emiri del golfo. Il piano industriale presentato era faraonico: 50 aerei in cinque anni, dieci milioni di passeggeri, di cui otto su Malpensa, 1500 assunzioni e nuove rotte intercontinentali. Gli stessi vertici della compagnia avevano dichiarato di volere fare dello scalo di Malpensa il loro hub principale ventilando l’ipotesi di lasciare la Sardegna. I primi segnali negativi sono arrivati col bilancio del 2018: perdite per 164 milioni di euro era . Un risultato economico negativo frutto anzitutto degli investimenti necessari al rilancio; poi il fermo dei 737 Max che ha costretto a sostituire i velivoli con altri presi a noleggio e, ancora, alcune mosse non proprio fortunate come l’avvio di alcune rotte di lungo raggio — India e Thailandia — poi cancellate. Ora, salvo l'arrivo a sorpresa di salvatori dell'ultima ora, domani potrebbe essere decretata la liquidazione con la nomina di due commissari.

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